Il noto negozio di abbigliamento di via Etnea finisce sotto indagine della Guardia di finanza e della Procura per il mancato versamento delle ritenute sulle retribuzioni dei dipendenti nel triennio 2009-2011. Il Gip ha ordinato il sequestro di una villa dal valore di 600 mila euro a Mascalucia. L'immobile era stato venduto fittiziamente alla figlia, a cui gli indagati in tre anni aveva restituito quanto pagato
Evasione da 755mila euro per Joseph Sequestrata una villa di pregio a Mascalucia
Joseph, il noto negozio di abbigliamento di via Etnea, finisce nel mirino della Guardia di finanza e della Procura. Oggi i militari delle Fiamme Gialle, su disposizione del Gip, hanno eseguito il sequestro di beni per oltre 755 mila euro a danni della società proprietaria dell’attività commerciale. L’accusa è evasione fiscale, in particolare il titolare non avrebbe versato all’Erario le ritenute già eseguite sulle retribuzioni dei dipendenti tra il 2009 e il 2011. Per questo sono scattati i sigilli a una villa di pregio con il terreno attiguo a Mascalucia. Un immobile dal valore stimato di 600mila euro che i proprietari avevano cercato di vendere fittiziamente alla figlia. Sono stati sequestrati anche altri beni e disponibilità finanziarie.
L’indagine nasce dalla collaborazione tra Agenzia delle Entrate, Procura della Repubblica e Guardia di finanza. E’ stata la prima a segnalare ai magistrati un’evasione relativa all’anno 2009. Ulteriori approfondimenti hanno poi evidenziato che lo stesso reato era stato commesso negli anni successivi, il 2010 e il 2011, fino ad arrivare a una somma di 755 mila euro. La Guardia di Finanza ha quindi individuato la villa di Mascalucia che, tuttavia, era stata venduta dal titolare del negozio alla figlia. Un passaggio di proprietà simulato secondo gli investigatori. A dimostrarlo sarebbero una serie di movimenti bancari quantomeno sospetti. «L’immobile era stato venduto per 500 mila euro dal soggetto indagato alla figlia, che aveva contratto un mutuo. Nel giro di tre mesi, con diversi bonifici, l’intero importo era stato restituito, aggiungendo quanto bastava per pagare le rate del mutuo», ricostruiscono i finanzieri.
«Quest’ottimo risultato, raggiunto in tempi brevi – ha sottolineato il procuratore capo Giovanni Salvi – è frutto del protocollo d’intesa con l’Agenzia dell’Entrate al fine di recuperare i tributi evasi».