Il sisma ha colpito la zona di confine tra le province di Catania e Messina. Non si segnalano danni, tranne qualche piccola lesione in alcuni edifici antichi di Maniace. «A memoria - racconta chi ha vissuto l'evento - è stata il terremoto più forte mai avvertito da queste parti». Dopo quella iniziale, una serie di scosse di minore intensità si stanno susseguendo nella zona. Fino alle 10.23 sono state cinque
Etna, terremoto di magnitudo 4.3 Epicentro tra S. Teodoro, Cesarò e Maniace
Alle 8.50 un terremoto di magnitudo 4.3 ha scosso la zona a cavallo tra le province di Messina e Catania. Epicentro dell’evento sismico il paese di San Teodoro e la zona dei Nebrodi dove però non si segnalano danni a persone o edifici. «Ci siamo attivati immediatamente, la situazione al momento è tranquilla – afferma Carmelo Anzalone, geometra dell’ufficio tecnico del Comune – la scossa è stata sentita da tutta la popolazione in maniera terrificante, ma non ci sono state scene di panico». Dopo quello iniziale, una serie di eventi di minore intensità si stanno susseguendo nella zona. Fino alle 10.23 sono stati cinque, tutti tra il magnitudo due. Le scuole chiuse per le vacanze natalizie hanno evitato maggiori difficoltà organizzative. «A memoria – continua il geometra Anzalone – è stata la scossa più forte mai avvertita da queste parti».
Situazione analoga in un altro dei centri colpiti dal sisma, Maniace: «C’è stata qualche lesione degli edifici vecchi, ma si tratta di assestamenti», tranquillizzano dal Comune. Così come non si segnalano problemi, ma solo paura tra gli abitanti a Cesarò: «Finora non ci hanno segnalato danni – dichiara Angelo Longo, responsabile dell’ufficio tecnico – Solo un po’ di trambusto tra le persone. La scossa si è avvertita in maniera forte».
«Anche se viene categorizzata tra le scosse medie, l’abbiamo sentita in maniera molto forte», conferma Franco Barbagallo, responsabile dell’urbanistica del Comune di Randazzo. «Finora non abbiamo avuto comunicazione di danni, ma stiamo lavorando per appurarlo».