Tutto resta confermato. Solamente alla fine di gennaio Pietro Agen, presidente del comitato organizzatore dei campionati europei di scialpinismo, aveva mestamente gettato la spugna, non senza polemiche. «Ѐ abbastanza impensabile che possano esserci le condizioni adatte allo svolgimento delle gare – aveva detto in una conferenza stampa – ci scusiamo ma purtroppo non comandiamo né sulla neve, né sulle istituzioni politiche». Ed invece sull’Etna lo scialpinismo internazionale sbarcherà come da programma dal 22 al 24 febbraio, facendo base sul versante sud e la stazione di Rifugio Sapienza.
Sul vulcano, quest’anno, è come se l’inverno non fosse mai davvero cominciato. La neve resta confinata alle quote più elevate, lungo le piste affiorano le rocce e gli impianti di risalita sono rimasti chiusi sia a nord che a sud. Era stata questa così la prima giustificazione per l’annullamento del trofeo, stop che adesso viene revocato. La neve resta poca – solo 5 centimetri si sono accumulati a nord, a Piano Provenzana, durante le perturbazioni a cavallo delle festività di Sant’Agata – ma in realtà per il Trofeo internazionale dell’Etna può bastare. «Ad oggi confermiamo tutto – dichiara a MeridioNews Nuccio Fontanarosa, presidente del comitato regionale della Fisi (Federazione italiana sport invernali) – per lo scialpinismo non è nemmeno necessario battere le piste, basterà risalire fino a dove la neve c’è e fare partire le gare». La sede dei campionati resta Nicolosi, dove si concentrano il grosso delle prenotazioni dalla rappresentanza previste di 16 nazioni europee, 2 extraeuropee e 600 tra atleti e accompagnatori. Tutto si sposterà sul versante nord – a Linguaglossa, dove alcuni percorsi sono già stati studiati – solo se le condizioni a sud dovessero peggiorare ancor più.
Lo spunto polemico che aveva accompagnato lo stop alle gare su cui adesso si fa retromarcia, era invece legato ai conti del trofeo. Mancano i 100mila euro che l’ex assessore regionale del Turismo Anthony Barbagallo aveva promesso agli organizzatori. Fondi adesso congelati dal nuovo inquilino di via Notarbartolo, Sandro Pappalardo, e che era la voce più importante di un budget necessario stimato intorno ai 150mila euro. I promotori, le associazioni Sci Club Sud Est e Ski team Aetna, si affidano adesso agli sponsor, al Coni – che ha stanziato circa 12mila euro – e pure a una raccolta fondi fra privati, lanciata su web da Vasco Agen, componente del team organizzatore.
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