«La fase eruttiva di ieri si può ritenere conclusa, ma i parametri di controllo dell’Etna sono in risalita», spiega il direttore dell’osservatorio etneo dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) Stefano Branca. «Noi continuiamo a monitorare il vulcano 24 ore su 24», assicura. I valori a cui fa riferimento il direttore sono quelli del tremore […]
Etna, il direttore dell’Ingv: «L’eruzione è finita ma il tremore risale»
«La fase eruttiva di ieri si può ritenere conclusa, ma i parametri di controllo dell’Etna sono in risalita», spiega il direttore dell’osservatorio etneo dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) Stefano Branca. «Noi continuiamo a monitorare il vulcano 24 ore su 24», assicura. I valori a cui fa riferimento il direttore sono quelli del tremore vulcanico che segnalano l’energia di risalita del magma nei condotti interni che erano su livelli molto alti in piena attività eruttiva e, che dopo un repentino calo su dati normali, sono in risalita, attestandosi su valori discontinui, ma medio-alti.
«Alle 3.30 di ieri – ricostruisce Branca – dopo che un software basato su alcuni parametri ci ha segnalato che si stavano iniziando a superare le soglie di allerta è stato inviato, in maniera automatica, un messaggio alla Protezione civile regionale che, con il sistema Etnas, ha avvisato le autorità locali in modo da chiudere gli accessi dei turisti alle aree del vulcano al di sopra dei 2500 metri di quota. Dal nostro punto di vista – aggiunge il direttore – tutto ha funzionato perfettamente: sia il monitoraggio che il sistema di allerta». Il direttore dell’Ingv-Oe di Catania sottolinea che il «fenomeno è stato confinato nell’area sommitale del vulcano, in zone desertiche e l’allerta scattata in tempo permette di disporre il divieto d’accesso alle zone interdette perché potenzialmente pericolose».