Un gruppo di 15 persone era in cammino verso i crateri sommitali del vulcano catanese, accompagnato da una guida che non dispone dei titoli professionali né delle autorizzazioni necessarie. I finanzieri del Soccorso alpino di Nicolosi hanno incontrato la comitiva nel territorio di Maletto e, dopo i controlli, denunciato l'uomo
Etna, beccata guida abusiva oltre quota tremila Denuncia per esercizio abusivo della professione
La consueta attività di perlustrazione dell’area sommitale del vulcano Etna, da parte dei militari del Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi, ha portato alla scoperta di una guida non autorizzata impegnata in una escursione – ben oltre quota tremila metri, si legge in una nota delle forze dell’ordine – sulla montagna catanese. Secondo quanto accertato dagli agenti, l’uomo stava accompagnando verso i crateri sommitali del vulcano un gruppo di 15 turisti, senza però disporre di autorizzazioni ed abilitazioni.
Il gruppo sarebbe stato individuato nella zona d’alta quota di competenza del Comune di Maletto: i finanzieri hanno interrotto l’improvvisata gita riconducendo gli escursionisti fino alle quote dove non vige l’obbligo di essere accompagnati da una guida professionista. Sull’Etna, per raggiungere i crateri sommitali, è necessario l’accompagnamento dell’unica figura professionale autorizzata per legge, cioè le guide alpino-vulcanologiche formate e abilitate dopo un esame dal competente Collegio regionale. In caso d’emergenza, la quota fissata per l’accompagnamento obbligatorio di un professionista – generalmente dai 2800 metri in su – può essere abbassata anche ad altitudini inferiori, sulla base di apposite ordinanze emesse dai sindaci dei dieci Comuni con competenza territoriale in alta quota.
Sulla base di quanto rilevato dai finanzieri, nei confronti dell’uomo individuato è scattata la denuncia alla Procura di Catania per il reato di esercizio abusivo della professione nonché per inottemperanza alle ordinanze sull’accesso alle aree sommitali.