Estorsione allo chef Natale Giunta, si riapre il processo. «Condannato un innocente»

È stato condannato in via definitiva a sei anni per l’estorsione allo chef palermitano Natale Giunta. Adesso un collaboratore di giustizia rimette in discussione la sentenza. Ritenendo ammissibile l’istanza di revisione proposta dall’avvocato Giovanni Castronovo, la seconda sezione della Corte d’appello di Caltanissetta, presieduta da Maria Carmela Giannazzo, ha riaperto il processo a carico di Giovanni Rao, condannato in via definitiva a sei anni per aver posto in essere un’estorsione, in concorso con altri, nei confronti di Giunta. Nel corso della prossima udienza, che si terrà il 25 maggio, verrà sentito in aula il collaboratore di giustizia Alfredo Geraci che, nell’ambito di un altro processo, ha sostenuto che Rao è stato vittima di un errore giudiziario, essendo stato condannato pur essendo innocente, visto che a commettere il reato sarebbe stato un altro soggetto.


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