Il Comune lancia il programma dell'estate «a braccetto con i privati» ma poi fioccano le sanzioni per i tavoli e le sedie dei bar. Fatto di «poco rilievo» secondo il sindaco Nino Di Guardo, mentre l'opposizione attacca: «Non si sono raccordati con gli uffici»
Esercenti di Misterbianco multati per i Caffè concerto «Un disguido, accussì imparano per la prossima volta»
«Un semplice disguido. Accussì imparano per la prossima volta». Nino Di Guardo, sindaco del Comune di Misterbianco, la questione la chiuderebbe così. Ma il tema tiene ancora banco in città. Tutto per via di quell’annuncio, pubblicato sulla pagina social dell’ente, che ha dato il via libera al White summer festival diventato oggetto di bagarre politica. Al punto da spingere il consigliere comunale Marco Corsaro ad affermare che è importante «evitare di diramare comunicati se non si ha l’autorevolezza per farlo». Ed è proprio l’esponente del gruppo Guardiamo Avanti, all’opposizione della giunta Di Guardo, a sollevare la polemica sulle multe elevate nei giorni scorsi ad alcuni degli esercizi commerciali del centro città che, nonostante fossero sprovvisti di autorizzazioni, hanno occupato il suolo pubblico per dare inizio ai caffè concerto estivi.
«Parte da domani l’edizione 2019 – si legge nel comunicato dello scorso 14 giugno – del White summer festival». L’iniziativa vede «pubblico e privato a braccetto per migliorare le condizioni di vivibilità e dare una mano alle attività economiche ad avviare una serie di iniziative di intrattenimento della clientela nelle piazze». Proprio all’indomani della nota del Comune, i gestori degli esercizi commerciali, sprovvisti del nulla osta amministrativo ma avendo già protocollato l’istruttoria, hanno tirato fuori tavoli e sedie dando il via alle iniziative estive.
«Succede allora – racconta Marco Corsaro – che nei giorni 15 e 16 i vigili urbani, dopo gli opportuni controlli, hanno giustamente elevato le multe». Si parla di sanzioni – stando a quanto divulgato dallo stesso gruppo consiliare – pari a circa 300 euro per attività. «Dico giustamente – sottolinea – perché io sono a favore dei controlli. Il problema è che la giunta Di Guardo non si è raccordata con gli uffici amministrativi». Un problema, dunque, che per il consigliere all’opposizione è «più politico, che amministrativo». A livello di carte «ci può stare – dice Corsaro – che la pratica non sia ancora del tutto istruita e non posso rimproverare nulla agli uffici che, di fatto, producono gli atti e hanno bisogno di tempi tecnici. Ciò non toglie che un’amministrazione che annuncia l’evento avrebbe dovuto tutelare gli esercizi prevedendo un periodo di transizione». Corsaro si schiera a favore dei commercianti e attacca la giunta: «Se un amministratore, nello specifico il vicesindaco, dichiara il via libera all’iniziativa, è chiaro che il gestore del locale si senta autorizzato a cominciare l’attività».
Secondo il primo cittadino Di Guardo, però, si tratterebbe solo di una cosa di poco conto. Ci sarebbe invece la volontà di montare un caso su «una questione di poco rilievo». E rincara la dose: «Non si tratta di multe dell’altro mondo – replica il sindaco – Vero è che l’annuncio è stato dato ma nel presupposto che la procedura amministrativa avesse già terminato il suo corso». Un disguido, dunque, nato dall’erronea convinzione che gli operatori avessero già acquisito l’autorizzazione. Anche se le sanzioni sono state irrogate e non c’è alcuna possibilità che i titolari recuperino le somme, «l’autorizzazione adesso è arrivata – rassicura Di Guardo – e adesso gli esercenti stanno svolgendo tranquillamente il loro lavoro».