Erasmus @ 20: la Commissione avvia le celebrazioni per l'anniversario del suo programma di punta in materia di educazione
Erasmus @ 20
José Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea, e Ján Figel, Commissario responsabile dell’istruzione e della formazione, hanno espresso oggi il loro plauso al programma ERASMUS per il suo ruolo di motore trainante della modernizzazione dei sistemi dell’istruzione superiore in Europa. All’atto di avviare oggi a Bruxelles le celebrazioni per il 20° anniversario del programma essi hanno auspicato che suo ruolo venga ulteriormente rafforzato. Il programma ERASMUS incoraggia la mobilità degli studenti e degli insegnanti e promuove progetti di cooperazione transnazionale tra le università di tutta Europa. Il programma coinvolge attualmente nove istituzioni europee di istruzione superiore su dieci.
Il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha affermato: ERASMUS è diventato qualcosa di più di un semplice programma in campo educativo. Esso dà ora a molti studenti delle università europee la possibilità di vivere per la prima volta in un paese straniero ed ha acquisito lo status di un fenomeno socioculturale. È un esempio eccellente di ciò che un’azione coordinata europea può raggiungere nel campo dell’istruzione e fa ben presagire per il successo del neo proposto Istituto europeo di tecnologia che come Erasmus 20 anni fa è un’iniziativa nuovissima impostata sulla concezione e sul convincimento che un’azione europea concertata produce un valore aggiunto maggiore della somma di singole iniziative per quanto eccellenti esse siano.
Jan Figel, Commissario europeo incaricato di Istruzione, formazione, cultura e multilinguismo, ha affermato: Erasmus è stato e rimane un fattore chiave nell’internazionalizzazione e in un certo senso nella “europeizzazione dei sistemi di istruzione superiore dell’UE. I mesi trascorsi all’estero costituiscono anche una pietra miliare nelle vite di migliaia di persone: 80% dei partecipanti sono i primi della loro famiglia a trascorrere un periodo di studio all’estero. Concludendo ha ribadito: Tra le sfide che rimangono vi è il problema che la borsa Erasmus è ancora troppo esigua per consentire agli studenti provenienti da contesti economici meno avvantaggiati di beneficiare appieno del programma. La Commissione invita gli Stati membri ad accrescere il loro sostegno a ERASMUS, ad aprirlo ad un numero maggiore di studenti, soprattutto quelli che provengono da situazioni meno privilegiate.
Il programma Erasmus è stato adottato nel giugno 1987 e nel suo primo anno vi hanno partecipato 3 244 studenti. Nel 2005 il numero era salito a 144 032 studenti, ovvero quasi l’1% della popolazione studentesca europea. La proporzione è più elevata tra i docenti universitari, infatti la mobilità degli insegnanti Erasmus corrisponde all’1,9% della popolazione dei docenti in Europa e coinvolge cioè 20 877 persone. Nell’ultimo ventennio ben più di un milione e mezzo di studenti 60% dei quali donne ha beneficiato di borse Erasmus e la Commissione europea intende raggiungere entro il 2012 un totale di 3 milioni.
Due aspetti chiave distinguono il programma ERASMUS da altri programmi educativi dell’UE: alcuni studi confermano che la partecipazione a ERASMUS può costituire un importante vantaggio nella ricerca di un lavoro un periodo di studio all’estero è considerato oggi un’esperienza preziosa dai datori di lavoro; Erasmus è stato, e continua ad esserlo, un motore del cambiamento per l’istruzione superiore europea. Esso ha contribuito a riconfigurare i sistemi dell’istruzione superiore in Europa ispirandosi al processo di Bologna, un’importante iniziativa volta a semplificare i diversi sistemi europei di istruzione superiore, e che copre attualmente 45 paesi. È interessante notare al proposito che tutte le università dell’UE elencate nella classifica di Shanghai partecipano a ERASMUS.
Le celebrazioni per il programma ERASMUS nel 2007 coincidono con quelle per il 50° anniversario dei Trattati di Roma. Il programma ERASMUS spicca quale uno degli esempi più concreti e popolari dei progressi compiuti in cinquant’anni di integrazione europea.
Si veda anche : MEMO/06/466 & MEMO/06/467
http://ec.europa.eu/education/erasmus20_en.html
Rosella Conticchio Schirò
Ufficio Stampa in Italia della Commissione europea