L'azienda, con sede a Misterbianco, da anni rappresenta un punto di riferimento in diversi settori tecnologici. L'ultimo passo ha riguardato l'ingresso nel settore della locomozione. «Cerchiamo investitori», spiega il titolare Fabio Bonanno
Epa Impianti, la nuova scommessa nel settore ferroviario «Stiamo lavorando a progetto per propulsore a idrogeno»
Elettronica, meccanica, videosorveglianza, climatizzazione, fotovoltaico e antincendio. Sono soltanto alcuni dei settori in cui Epa Impianti si è specializzata in questi anni, diventando un punto di rierimento per aziende siciliane e non solo. L’impresa, che ha sede a Misterbianco, ha da sempre nella qualità dei servizi di assistenza tecnica e consulenza il valore aggiunto che consolida i rapporti con i propri clienti. Un’attenzione che segue passo passo ogni fase di collaborazione, dalla progettazione all’esecuzione degli interventi, passando per la manutenzione sia ordinaria che straordinaria.
Di recente Epa Impianti ha allargato i propri orizzonti, investendo nel settore ferroviario. Un debutto ancora una volta all’insegna dell’innovazione, portando nel mercato nuove idee per il trasporto su rotaia in linea con le nuove esigenze del settore, che tengono conto anche degli aspetti ambientali delle tecnologie. «Per Ferrovie del Sud-Est (Fse) abbiaom realizzato undici locomotori nel tratto Bari-Brescia – spiega Fabio Bonanno, titolare di Epa Impianti – Abbiamo il desiderio di investire nella nostra terra, siamo convinti che ci siano le possibilità per creare occupazione. Il nostro auspicio, quindi, è quello di trovare soggetti interessati a investire in tecnologie all’avanguardia, nei confronti delle quali abbiamo già ricevuto disponibilità dall’estero».
Bonanno sottolinea come Epa Impianti punti su un sistema di propulsione a idrogeno. «Non possiamo dire molto perché entra in gioco il segreto industriale, ma abbiamo già fatto delle prove che hanno dato risposte positive – continua l’imprenditore -. Stiamo lavorando a un brevetto. Per noi può rappresentare davvero la svolta per il futuro dei trasporti. Serve però investire, e lo si potrà fare anche sfruttando le opportunità di accedere a finanziamenti in parte a fondo perduto messi a disposizione dall’Unione Europea».