«Come in ogni competizione, chi partecipa vuole vincere». E, invece, capita che debba fare i conti con la sconfitta, anche sonora. Come quella arrivata per il sindaco uscente di Castelvetrano. Il fedelissimo del Movimento cinque stelle Enzo Alfano, in questa tornata elettorale supera di poco il quattro per cento delle preferenze.
Un dato che lo posiziona al penultimo posto tra i sette candidati alla guida della cittadina del Trapanese dove sono andate in scena le prime elezioni comunali dopo la morte del boss Matteo Messina Denaro. «Ma questa cosa, in ogni caso, non c’entra niente, ovviamente. Non mi aspettavo un risultato di questo tipo – commenta l’ormai ex sindaco a MeridioNews – perché fino alla fine ho sentito l’affetto e la stima da parte delle persone. Ma posso già dire – aggiunge ridendo – che per me non è ancora tempo di stare ai giardinetti o di passare il tempo a giocare a bocce».
Appena incassato uno dei peggiori risultati per un primo cittadino ricandidato, Alfano sembra già pronto a guardare avanti. «Continuerò a fare attivismo politico, cittadinanza attiva e volontariato – assicura al nostro giornale – C’è ancora troppo da fare per questo territorio per potersi tirare indietro». Intanto, però, bisogna anche fermarsi a guardare il presente. «Ho sperato che il sindaco venisse eletto già al primo turno (da un certo punto dello spoglio in poi, il candidato Giovanni Lentini è stato filo del 40 per cento delle preferenze che poi è riuscito a superare, ndr) e ho già le consegne pronte da affidargli». Ma cos’è che non ha funzionato? «In realtà, bisogna chiedere cos’è che ha funzionato. Per gli altri – precisa – Credo che abbia vinto l’idea di un progetto che tiene insieme tanti partiti diversi che bisognerà vedere come lavoreranno», afferma Alfano che, invece, dopo il mancato accordo con il Partito democratico – andato al voto con il proprio candidato Marco Campagna – si è presentato da solo.
«Sono onorato di essere stato sindaco di Castelvetrano – aggiunge Alfano – anche se è stato spesso anche faticoso. Sono certo che tutto quello che ho fatto per questo territorio resterà e ne raccoglieremo ancora i frutti». Un passo non indietro, ma di lato quello l’ex primo cittadino. «Ho amministrato sempre con buonsenso e mai alla ricerca del consenso. Adesso – conclude – auguro alla città ogni bene e al mio successore auspico che riesca a tenere lontano chiunque voglia coltivare interessi privati e non pensare al bene pubblico e collettivo».
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