Sono 27 le persone segnalate dal Comando provinciale della Guardia di finanza. Tra loro molti titolari delle aziende che pagavano per avere le facilitazioni, che si sarebbero rifiutati di collaborare con le forze dell'ordine. I soldi venivano versati sui conti di parenti e amici per ostacolare la tracciabilità del flusso illecito
Enna, tangenti per ottenere fondi comunitari Indagato funzionario Ispettorato Agricoltura
Avrebbe intascato tangenti in cambio della facilitazione ad accedere ai fondi comunitari. È l’accusa che il comando provinciale di Enna della Guardia di finanza rivolge a un funzionario direttivo dell’Ispettorato dell’agricoltura di Catania. Secondo le fiamme gialle, l’uomo, servendosi di alcuni cittadini residenti a Troina, che fungevano da tramite, sarebbe riuscito a ottenere pagamenti da numerosi agricoltori dell’Ennese.
I reati ipotizzati sono concussione, estorsione e autoriciclaggio, mentre il giro di tangenti sarebbe superiore ai 250mila euro. I soldi venivano dati in contanti oppure con assegni che venivano versati su conti riconducibili a familiari e amici, con l’obiettivo di rendere più difficile la tracciabilità del flusso illecito di denaro. In un caso, le somme sarebbero servite anche a pagare le forniture di per la costruzione di una villa risultata abusiva e già sequestrata nei mesi scorsi. Più in generale, l’uomo si sarebbe servito di una sua assistente per il reimpiego delle somme di denaro in attività economiche e finanziarie.
In totale sono 27 le persone segnalate alla Procura della Repubblica. Tra loro diversi titolari delle aziende agricole che si sarebbero rifiutati di collaborare con le indagini, anche in seguito a una serie di messaggi intimidatori che avrebbero ricevuto.