Emergenza sbarchi / La denuncia del Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco: la criminalità organizzata punta a gestire i centri di accoglienza

IN UNA LETTERA INVIATA A DAVIDE FARAONE, IL PRESIDENTE PROVINCIALE DEL PD, CHRISTIAN EMMOLA, LANCIA L’APPELLO PER UN IMMEDIATO INTERVENTO FINALIZZATO A RIMUOVERE LE CRITICITA’ CHE RISCHIANO DI FAR SFUGGIRE DI MANO LA GESTIONE DEL FENOMENO CHE NON E’ PIU’ SOLO UMANITARIO

L’emergenza sbarchi in Sicilia rischia di finire fuori controllo. L’Isola è ad un passo dall’implosione e la gestione del fenomeno immigrati ha evidenziato molte criticità sulle quali potrebbe buttarsi a capofitto la criminalità organizzata.

A Trapani il tempo di attesa per il riconoscimento dell’asilo politico è pari a circa un anno. A questo si aggiunge anche la denuncia del Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco (nella foto di prima pagina tratta da tp24.it), sui possibili intrecci malavitosi nella gestione degli immigrati: cosa, questa, che la dice lunga sulla piega che può assumere l’immigrazione in Sicilia.

Riportiamo di seguito la dichiarazione del prefetto di Trapani pubblicata su Rainews.it.

“Approfittando dell’emergenza sbarchi la criminalità organizzata ha cercato di inserirsi nel sistema dell’accoglienza dei migranti – ha affermato Falco -. Ci sono soggetti grossi, multinazionali legate a faccendieri locali che non ci piacciono, che disponendo di molto denaro si sono proposte dietro facce pulite, ma noi le abbiamo individuate e respinte”.

“Chi passa velocemente dall’eolico ai centri per migranti – ha aggiunto il prefetto di Trapani – evidentemente ha molte cifre da investire”.

Sulla vicenda registriamo la lettera del presidente provinciale del Partito democratico in provincia di Trapani, Christian Emmola (nella foto, sotto a destra), indirizzata a Davide Faraone, parlamentare di Montecitorio e componente della segreteria nazionale del PD, responsabile delle politiche per l’immigrazione del partito del Premier Matteo Renzi.

“La provincia di Trapani – scrive Emmola – è ormai divenuta crocevia di sbarchi e della conseguente accoglienza di diverse migliaia di “povere anime disperate”. Con grande ammirazione, riconosco che la Prefettura di Trapani sta espletando un encomiabile lavoro per fronteggiare un emergenza umanitaria grazie anche alla collaborazione di diversi volontari”.

“Al momento – si legge sempre nella lettera – la mia provincia è l’unica a fronteggiare l’emergenza con numeri superiori alle aspettative dello stesso ministero dell’Interno e risulta essere la prima provincia in Sicilia in termini di persone accolte: ben 2100 migranti in 27 strutture. Alle quali si è aggiunta quella di Salemi, aperta nei giorni scorsi a seguito dei nuovi sbarchi. Quindi altri 400 rifugiati accolti in 12 Sprar e 50 extracomunitari reclusi nel Cie di Milo”.

“Ed è proprio partendo da questa disarmante fotografia della realtà – sostiene il presidente provinciale del PD di Trapani – che non posso non concordare con le dichiarazioni recentemente rese dal Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, le quali mi hanno fortemente toccato per la loro intensa drammaticità. Trapani e la Sicilia tutta non devono e non possono essere lasciate sole in questo stato di assoluta emergenza umanitaria”.

“È di tutta evidenza infatti che la presenza di una sola commissione per il rilascio dei permessi di soggiorno per le province di Trapani, Agrigento ed Enna non agevola gli sforzi quotidiani operati dalla prefettura – precisa il dirigente del PD -. In tal senso concordo ulteriormente con il Prefetto di Trapani nel definire ‘inaccettabile’ un tempo di attesa pari a circa un anno per il riconoscimento dell’asilo politico”.

Il presidente Emmola lancia l’appello al responsabile nazionale delle politiche per l’immigrazione del PD per chiedere un urgente intervento del Governo nazionale finalizzato a rimuovere le tante criticità emerse gestione del flusso degli immigrati che hanno confermato come la Sicilia resti impreparata nell’affrontare questo enorme problema.


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