«Considerata la grave situazione determinatasi nella gestione dei rifiuti nella città, questo dipartimento non rileva motivi ostativi allo straordinario e temporaneo conferimento presso la Ecoambiente. Corre tuttavia l’obbligo di far rilevare che appare anomala la coincidenza di tre guasti nell’arco di pochi giorni che tuttavia sembrano causati da inidonea raccolta dei rifiuti e immissione nell’impianto di rifiuti non ammissibili». Con una nota dai toni assai duri, l’assessorato all’Energia interviene sulla situazione in cui versa la Rap e di conseguenza la raccolta dei rifiuti in città. Nella lettera, infatti, con cui si autorizza al conferimento temporaneo presso Ecoambiente, si allude anche a dei ‘sospetti’ sulla contemporaneità dei guasti a Bellolampo che sarebbero riconducibili «a un errato conferimento dei rifiuti».
La prima parte della lettera, che riporta in calce le firme del dirigente generale dell’assessorato regionale all’energia Salvatore Cocina, ricostruisce in maniera dettagliata gli incidenti che nel giro di tre giorni, dal 3 al 5 aprile, hanno messo fuori uso i due impianti di Tmb della discarica palermitana. Una coincidenza «anomala» per l’assessorato all’Energia che, nella missiva, sottolinea che «le quantità di rifiuto indifferenziato raccolto e in ingresso paiono in aumento anziché in decremento così come richiesto dalle normative». Un’atto d’accusa rivolto all’azienda del capoluogo che fino a oggi ha condotto «una non idonea gestione della raccolta differenziata», senza conseguire gli obiettivi previsti realizzando addirittura, nell’ultimo anno, «un decremento della raccolta differenziata (15 per cento nel primo semestre 2017, e 13,4 per cento nel secondo semestre 2017) e comunque lontana dal 45 per cento previsto dal piano di intervento e dal 65 per cento di legge».
E ancora, si fa notare come Comune di Palermo e Rap «non abbiano ottemperato ai vigenti obblighi normativi di raggiungimento di obiettivi di raccolta differenziata», non hanno compiutamente rispettato le prescrizioni delle ordinanze del presidente della regione né hanno disposto e concretamente realizzato una efficace raccolta differenziata delle diverse frazioni di rifiuti per favorirne la gestione separata. «La situazione di emergenza connessa alla situazione della discarica di Bellolampo e alla carenze di trattamento del sottovaglio umido, ha come principale causa la mancata attuazione della raccolta differenziata che si attesta oggi al 13 per cento, molto inferiore agli obiettivi nazionali e al 35 per da raggiungere entro maggio».
La lettera si conclude con un invito diretto a Rap e Comune «ad attuare con urgenza ogni possibile intervento, anche avvalendosi di ordinanze sindacali contingibili e urgenti, per avviare definitivamente su tutto il territorio comunale la modalità di raccolta differenziata più efficace già avviata con i progetti Palermo differenzia 1 e 2. Si sollecita inoltre la Rap a presentare il progetto esecutivo per il rimodellamento dell’argine della 6 vasca per dare avvio ai lavori di ampliamento della capacità di abbancamento di Bellolampo».
Piccata la replica del sindaco Leoluca Orlando che respinge al mittente ogni accusa: «Lo stesso funzionario regionale che da un anno impone alla Rap e ai cittadini di Palermo il funzionamento del Tmb al 120 per delle proprie capacità per far conferire i rifiuti di oltre 30 comuni; quello stesso funzionario che mai nella sua carriera ha adottato un solo provvedimento contro i privati affaristi che gestiscono i rifiuti in tutta la Sicilia tranne che a Palermo; quello stesso funzionario che fa finta di ignorare i provvedimenti adottati dal Comune fino a pochi giorni fa e che hanno portato per esempio un aumento dal 32 per di gennaio al 62 per centi di marzo della differenziata nella zona del porta a porta… Quello stesso funzionario oggi scrive che sarebbero la Rap e il Comune gli inadempienti. Ne prendiamo atto, concordando su un punto: i guasti simultanei di questi giorni sono anomali e per questo chiederemo indagini approfondite, anche appunto per verificare se non siano le ordinanze regionali che impongono il sovraccarico alla base dei danneggiamenti, oltre al conferimento di rifiuti ingombranti».
Le reazioni dell’opposizione: per il consigliere del M5s Tony Randazzo, «un atto di coraggio da parte del dipartimento rifiuti che ha certificato il fallimento della giunta Orlando in merito alla gestione rifiuti e a pagarne le spese saranno i cittadini», mentre per Fabrizio Ferrandelli «il modello Orlando sta conducendo l’azienda sull’orlo del fallimento, ha trasformato una città in un’enorme discarica a cielo aperto, tanto che Palermo (come si apprende dal report dell’ufficio speciale di monitoraggio regionale) si trova oggi al 300° posto tra i comuni siciliani per raccolta differenziata».
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