Emergenza idrica, la turnazione si fa sempre più vicina Orlando: «Speriamo che si riconosca stato di calamità»

Sull’emergenza idrica in Sicilia il sindaco di Palermo, nonché presidente dell’Anci, ha annunciato che sono in moto tutti gli ingranaggi – dai Comuni siciliani fino a Palazzo Chigi, passando per palazzo d’Orleans – per chiedere lo stato di calamità. «Siamo impegnati col governo nazionale e regionale alla dichiarazione dello stato di emergenza, – ha dichiarato il primo cittadino durante la conferenza stampa che lo ha visto salire sul carro del Pd – condizione che chiediamo, come città e come Anci, da un anno e mezzo e che purtroppo in passato governo regionale non ha mai accolto». 

In questo momento sono in stato di emergenza la Campania e il Lazio e non la Sicilia. «Insieme col presidente Musumeci e col presidente Gentiloni stiamo seguendo a Palazzo Chigi la dichiarazione di stato di calamità che servirebbe ad alleggerire l’attuale condizione di pesantezza – ha continuato Orlando – Questa mattina c’è stato l’ennesimo incontro con Musumeci, ieri un incontro tecnico tra il Ministro dell’Ambiente e Gentiloni. Io seguo giornalmente questa vicenda, attendiamo che al più presto venga riconosciuto lo stato di calamità dal governo nazionale in accoglimento dell’istanza avanzata dal governo regionale sollecitato dai Comuni siciliani». 

E sulla domanda se sia opportuna la turnazione sulla somministrazione dell’acqua il presidente dell’Anci ha risposto: «La turnazione non si fa dall’oggi al domani, si fa preparando i cittadini ed è opportuno farla dopo la dichiarazione di stato di calamità dal governo nazionale. Chiedere la turnazione e poi nni parramu vuol dire creare disagi senza mettere in campo delle soluzioni opportune per risolvere il disagio».

Intanto, come ribadito dallo stesso primo cittadino, proseguono gli incontri a tre tra Comune, Amap e Regione per capire come affrontare i disagi dovuti alla carenza d’acqua. Il tavolo convocato nel pomeriggio alla Regione ha discusso sulle soluzioni di medio e lungo termine da adottare, con il ricorso ad interventi strutturali che permettano di fare fronte non solo all’emergenza ma soprattutto  di evitare che la stessa possa ripetersi in futuro, anche in presenza di scarse precipitazioni. 

Nel corso della riunione la Regione ha ribadito che potrà essere necessaria la turnazione ma, accogliendo la proposta del Comune di Palermo, ha concordato che la turnazione dell’erogazione dell’acqua avrà inizio una volta che sarà stato dichiarato lo stato di calamità naturale, condizione indispensabile per risolvere strutturalmente i problemi idrici, dopo decenni di sprechi e disattenzioni.

Amap ha già da tempo attivato tutte le procedure e gli interventi tecnici necessari perché la rete idrica comunale possa gestire al meglio l’eventuale turnazione, garantendo al contempo la fornitura costante ad alcuni edifici di interesse strategico, quali ospedali, caserme dei vigili del fuoco ed altri. Una volta dichiarato lo stato di calamità, verrà data ogni opportuna e tempestiva informazione alla cittadinanza circa la turnazione ed essa comincerà coinvolgendo, inizialmente, alcune zone della città per test della durata di una settimana, arrivando poi ad interessare tutta la città.


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