Se si pagano le tasse si devono ricevere servizi proporzionali, ed è compito dei rappresentanti degli studenti vigilare affinché ciò accada, e affinché l'università sia finalmente trattata come «un investimento». Per i rappresentanti di questa lista bisogna il primo passo è chiedere mense, parcheggi e nuove strutture
Elezioni universitarie: la parola a “Liberi e forti”
Agatino Lanzafame, studente della facoltà di Giurisprudenza, è uno dei candidati al Senato Accademico di “Liberi e Forti”. Cinque i minuti ai microfoni di Radio Zammù per esporre il programma della lista.
Secondo Lanzafame il Senato Accademico «deve riscoprire la propria centralità. Non vogliamo più che si limiti ad attuare le riforme che arrivano dall’alto, ma che sia una voce critica e che prenda posizione affinché l’università non sia trattata come un capitolo di spesa, bensì come un investimento».
A tal proposito, «il diritto allo studio dev’essere garantito e dev’essere ribadita la nostra contrarietà a qualunque ipotesi di numero chiuso». Il concetto di diritto allo studio implica anche la garanzia della qualità dei servizi, che siano proporzionali alle tasse pagate: «Mense, parcheggi, strutture migliori, più sicure e più capienti».
Ascolta il file audio dell’intervista a Radio Zammù: