Nel Comune dei carciofi scendono in campo i big della politica ramacchese per sfidare il primo cittadino uscente. In corsa alle elezioni di giugno anche il Movimento 5 stelle con Gaetano Nicolosi e Progetto Sicilia con Paolo D'Amato. Divisioni all'interno del Partito democratico dopo il no alla candidatura di Nunzio Vitale
Elezioni Ramacca, cinque per la corsa a sindaco Per il dopo Zappalà, in campo ex deputato Limoli
Saranno in cinque a contendersi la poltrona di primo cittadino a Ramacca. Il Comune calatino torna al voto a giugno dopo la sindacatura di Francesco Zappalà, l’uscente che si ripresenterà. Nel 2011 aveva avuto la meglio al ballottaggio, dopo una competizione al primo turno equilibrata che poi si trasformò in un plebiscito con oltre il 60 per cento delle preferenze. Per fronteggiarlo oggi sono scesi in campo due big della politica ramacchese: da un lato l’ex inquilino dell’assemblea regionale Giuseppe Limoli e dall’altro Francesco Nicodemo, in passato assessore provinciale a Catania. In corsa anche il Movimento 5 stelle con Gaetano Nicolosi e la lista Progetto Sicilia a supporto di Paolo D’Amato.
Messe in soffitta le bandiere di Forza Italia, Pdl e pare anche quella del Nuovo centro destra dopo il divorzio con Pino Firrarello e Giuseppe Castiglione, Pippo Limoli riproverà a fare il sindaco del suo Comune dopo la parentesi nella legislatura 1998-2003 con i Cristiani democratici uniti. Con lui ci saranno ben cinque liste, tra le quali Rivivere Ramacca e forse Io c’entro, movimento vicino ad Adolfo Messina, presidente – nominato da Rosario Crocetta – nella partecipata Pubbliservizi. Limoli avrebbe incassato anche il sostegno dei deputati regionali Luca Sammartino e Valeria Sudano, attraverso due consiglieri comunali uscenti: Giuseppe Lanzafame e Fabio Cusumano. A spendersi per l’ex sindaco ci sarebbe anche l’eurodeputato etneo Giovanni La Via.
Una sola lista potrebbe esserci sotto il nome del primo cittadino uscente Francesco Zappalà. Il Partito democratico ha chiuso il cerchio sul suo nome soltanto nelle scorse settimane dopo una bagarre interna iniziata durante il vertice provinciale dei democratici. I rumors davano come alternativa Nunzio Vitale, presidente del Consiglio comunale uscente, riferimento del sindacato Cgil e, pare, della deputata Concetta Raia. Alla fine a prevalere sarebbe stato il volere di una frangia del Pd capeggiata dal parlamentare nazionale Giovanni Burtone. Quello tra Limoli e Zappalà sarà uno scontro sicuramente senza esclusione di colpi. Già in passato il sindaco uscente aveva accusato Limoli di essere stato il riferimento politico delle assunzioni al Cara di Mineo, il centro d’accoglienza per richiedenti asilo finito al centro di numerose inchieste su clientelismo e voti.
Il terzo incomodo nel duello potrebbe essere Francesco Nicodemo. La sua candidatura, ufficializzata già da molte settimane, viene sostenuta dalle liste Facciamo Ramacca e Progetto Ramacca. Espressione del centro destra siciliano, l’ex assessore provinciale ha ottenuto il supporto di Forza Italia, attraverso il capogruppo all’Ars Marco Falcone e l’eurodeputato Salvo Pogliese, e di Nello Musumeci, ex avversario di Crocetta nel 2012 e attuale presidente della commissione antimafia regionale. A completare l’elenco anche il Movimento 5 stelle con Gaetano Nicolosi. Per i pentastellati di Ramacca sarà il primo banco di prova per quanto riguarda le amministrative. Vero e proprio outsider è invece Paolo D’Amato. L’imprenditore, che per mesi si è incatenato a Catania davanti alla sede dell’Agenzia delle entrate, viene supportato dalla lista Progetto Sicilia che porta avanti l’idea di introdurre una nuova moneta complementare da affiancare all’euro.