Nell'isola non sfonda il movimento 5 stelle, che comunque ottiene un buon risultato. Forza italia al 20 per cento. Tutto sommato va bene anche il nuovo centrodestra
Elezioni in Sicilia: PD al 35 per cento, grillini al 27 per cento
NELL’ISOLA NON SFONDA IL MOVIMENTO 5 STELLE, CHE COMUNQUE OTTIENE UN BUON RISULTATO. FORZA ITALIA AL 20 PER CENTO. TUTTO SOMMATO VA BENE ANCHE IL NUOVO CENTRODESTRA
Nella circoscrizione Sicilia-Sardegna si conferma, bene o male, l’andamento nazionale: primo Partito il PD con il 35 per cento dei voti, al secondo posto il Movimento 5 Stelle con il 27 per cento, segue Forza Italia con il 20 per cento dei voti circa. Tra le altre forze politiche in campo, c’è il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano con il 7,5 per cento, poi l’Altra Europa con Tsipras con il 3,7 per cento, Fratelli d’Italia con il 3,3 per cento, la Lega Nord con l’1 per cento.
L’affluenza ai seggi non è stata alta. Ma non c’è da meravigliarsi, perché le elezioni europee non hanno mai fatto sognare gli elettori, soprattutto quelli siciliani.
Il PD si conferma il primo Partito. Un po’ di delusione tra i grillini, che comunque ottengono un risultato importante. Considerato che è il loro secondo appuntamento elettorale non si possono certo lamentare. Molti si aspettavano il sorpasso sul PD. Che non c’è stato.
Tutto sommato anche Forza Italia ha tenuto. Il 20 per cento dei consensi, con tutto quello che è avvenuto in questo Partito (e, soprattutto, dopo le vicissitudini di Berlusconi e la scissione di Angelino Alfano e il suo gruppo), non è un cattivo risultato.
Non è andata male, alla fine, per lo stesso Nuovo centrodestra democratico di Angelino Alfano. Quasi l’8 per cento dei voti. Tutto sommato, Forza Italia e alfaniani, se messi insieme, confermano, bene o male, i voti raccolti in Sicilia alle ultime elezioni politiche.
Non ha sfondato, in Sicilia, la Lista Tsipras. E non ha sfondato non tanto perché non ha eroso i voti al PD, quanto perché non è riuscita a portare ai seggi molti elettori della sinistra oggi delusi. La verità è che la sinistra siciliana che va oltre il PD, in Sicilia, forse deve trovare un altro ‘linguaggio’ politico.