«Ho avuto notizia, debbo dire con gran piacere, che il Prof. Tony Recca Magnifico Rettore dellUniversità degli Studi di Catania è candidato al Senato alle prossime Elezioni Nazionali. Mi corre lobbligo, a prescindere dal pensiero politico di ognuno di noi, di esprimere il mio pensiero su Tony Recca».
Inizia così la lettera inviata a decine di studenti dell’Università di Catania da parte di Corrado Andrè, della Scuola Piloti Can-am. Tra i destinatari anche Giuseppe Asmundo, uno studente che – ci scrive – aveva preso parte ai corsi organizzati dall’Università etnea due o tre anni fa in collaborazione con la Can-am. «Noi studenti – racconta – abbiamo indicato generalità e indirizzo email nel modulo d’iscrizione al corso al fine di consentire alla Can-am di fornirci comunicazioni riguardanti la scuola. Ma ad oggi – continua – reputo che abbiano usato impropriamente i dati sensibili a disposizione per “una piccola testimonianza a favore di chi merita: Tony Recca”», come si legge a conclusione della lettera.
Un chiaro messaggio politico, secondo molti destinatari della email, a cui Andrè replica: «Non credo si possa definire una mail di campagna elettorale. Non ho volutamente nominato il partito. Ma semplicemente espresso la mia stima nei confronti di quello che ritengo una brava persona», il rettore dell’Università di Catania, Antonino Recca, attuale candidato Udc al Senato della Repubblica per le elezioni politiche del 2013. Una lettera – continua – che «non considero una comunicazione politica ma solo espressione e condivisione di una mia personale opinione. D’altronde – dice – non abbiamo mai ricevuto un euro dall’Università. E francamente non so nemmeno se lo andrò a votare. Potrei anche avere idee politiche differenti, ma sono stato felice di apprendere la notizia della sua candidatura, per la stima che ho della sua persona», spiega Andrè. «Non vuole essere un vota e fai votare», come scrive nella lettera divulgata ieri pomeriggio – Anche se, a leggerla bene, sembra un chiaro invito politico in piena campagna elettorale.
«Ho espresso semplicemente il mio pensiero», dice il responsabile della Scuola di Piloti. «Ma evidentemente ho sbagliato a farlo in questo modo», continua. «Eppure ho inviato lo stesso messaggio anche alla mailing list del reparto di organizzazione delle gare automobilistiche, ma nessuno si è lamentato o ha risposto. Solo gli studenti si sono rivoltati – racconta – Ho ricevuto sette, otto mail di protesta. Tutte di ragazzi universitari. Avranno evidentemente dei motivi, non saprei… Onestamente non vedo la gravità della cosa, anche se ho risposto ad ognuno di loro, scusandomi, e dicendo che li avrei cancellati dalla mailing list».
Studenti indignati, quindi, per un gesto che lascia poco spazio ai commenti. E un reazione giudicata «eccessiva» dal mittente della mail, «riprovevole e ai limiti della legalità» da molti destinatari. Considerato che, secondo il Garante per la tutela dei dati personali, in campagna elettorale, nel caso si utilizzino dati raccolti automaticamente su Internet o ricavati da forum o newsgroup, liste di abbonati ad un provider o dati presenti sul web per altre finalità, è sempre necessario il consenso dei destinatari della comunicazione.
[Foto di Tony Recca su Facebook]
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