Per gli appassionati di politica accademica, quello di oggi – giovedì 19 giugno – è il giorno più lungo. A partire dalle nove, si apriranno le urne in tre delle facoltà (Agraria, Economia e Medicina) chiamate a rinnovare la carica di preside per il triennio 2008-2011.
La facoltà di Agraria batte ogni record per numero di candidati. Infatti, dopo il doppio mandato del prof. Barbagallo, ci sarà una sfida a tre. La continuità con la gestione precedente, che ha fatto conseguire alla Facoltà alcuni risultati lusinghieri (non foss’altro che in termini di sistemazione logistica) e che nel settembre 2006 ha portato all’onore di candidare il proprio preside a rettore dell’Ateneo, è affidata all’attuale vicepreside Alessandra Gentile, docente di Arboricoltura. A lei si contrappone Agatino Russo (Entomologia), considerato il “candidato del Rettore”. Ma tra i due litiganti c’è anche Mario Davino (ordinario di Patologia vegetale). A giudicare dal testo dei programmi, per tutti didattica, decentramento ed infrastrutture sono le questioni centrali; ma è difficile scorgere differenze sostanziali. Sta di fatto che la contrapposizione di un candidato che rivendica l’appoggio dell’attuale Rettore ad un altro candidato che gode dell’appoggio del preside uscente (l’ex antagonista di Recca) conferisce al voto un significato di schieramento con l’amministrazione centrale dell’Ateneo o di tutela dell’indipendenza della facoltà. La presenza di una terza candidatura rende d’altra parte ancora più difficile il raggiungimento della soglia dei 63 voti su 123, quorum necessario per essere eletti al primo turno; senza contare il fatto che i voti dei rappresentanti degli studenti e del personale assumeranno un peso non secondario.
Un voto veramente cruciale è – come al solito – quello di Medicina, da sempre considerata la Facoltà più “pesante” dell’interno del Siculorum Gymnasium: un’autentica corazzata quando essa è unita, un campo di battaglia senza quartiere quando si presenta divisa. La tornata elettorale assumerà – ancor più che ad Agraria – un particolare rilievo. Qui lo scontro è ancora più duro perché si tratta di interrompere l’attività del preside in carica, Nunzio Crimi, subito dopo il primo mandato triennale. Non per caso, all’indomani della sua elezione, il prof. Recca aveva nominato l’attuale sfidante, il chirurgo Francesco Basile, come delegato al settore Medicina universitaria, una carica senza precedenti che suonava apertamente come un tentativo di ridimensionare il ruolo del preside di Medicina.
Si voterà dalle 9 alle 18. La lunga giornata vedrà sfilare ben 411 elettori, con l’obiettivo niente affatto certo di raggiungere il quorum già al primo turno.
Infine alla facoltà di Economia gli aventi diritto cui spetterà il compito di riconfermare o meno il preside uscente sono solo 84. Qui la soglia del quorum (la metà più uno dei voti, secondo il Regolamento d’Ateneo) non impensierisce certo Carmelo Buttà, ordinario di Gestione delle imprese e candidato unico. Nel suo programma, che è anche un bilancio di quanto realizzato nel triennio precedente, viene ribadita la centralità degli studenti visto che «ogni iniziativa è stata pensata per il continuo miglioramento della formazione che ricevono». Come per quasi tutte le facoltà dell’Ateneo, i problemi più urgenti da risolvere per il preside di Economia sono offerta formativa, bilancio e rapporti con le sedi decentrate (nello specifico il contenzioso che riguarda il Corso di Laurea di Economia aziendale di Modica).
Le ultime due facoltà chiamate a votare per la presidenza saranno Lettere e Filosofia (23 giugno) e Farmacia (24 giugno). Per entrambe i giochi sembrano già fatti, visto che si va a votare con candidature uniche, rispettivamente dei professori Enrico Iachello (preside uscente) e Giuseppe Ronsisvalle (che succederà al doppio mandato del prof. Vanella).
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