Elezioni amministrative, sconti per fuorisede In saldo i mezzi per tornare in Sicilia

Le elezioni amministrative del 6 e 7 maggio sono ormai alle porte. Per incentivare al voto i cittadini lontani da casa, anche quest’anno sono previsti sconti e rimborsi per recarsi nel proprio comune di residenza nei giorni delle consultazioni e degli eventuali turni di ballottaggio, previsti per il 20 e il 21 dello stesso mese. I saldi per gli elettori in trasferta sono stati stabiliti dal ministero degli Interni che, tramite una circolare diffusa nei giorni scorsi, ha illustrato gli sconti previsti per chi dovrà mettersi in viaggio per andare a votare. I mezzi in saldo? Aerei, treni regionali e nazionali, trasporto marittimo e pedaggi autostradali.

Nella provincia di Catania si vota in 21 comuni e le riduzioni nel costo della trasferta, potrebbero contribuire ad aumentare la presenza di catanesi alle urne, come studenti fuori sede o lavoratori emigrati al Nord. Ma a quanto ammontano gli sconti? Chi può usufruirne e come? E soprattutto, quanto costerebbe il viaggio all’elettore etneo? Vediamo nel dettaglio in cosa consistono le riduzioni e chi ne ha diritto.

A chi sceglie di viaggiare per via aerea, sarà parzialmente rimborsato il prezzo del biglietto di andata e ritorno per il proprio comune di residenza. Al momento dell’acquisto, l’elettore pendolare avrà diritto alla riduzione immediata del 40 per cento, con un tetto massimo di spesa, però, di 40 euro in totale. Ma non con tutte le compagnie e solo per le tratte nazionali. Infatti, il ministero dell’Interno ha stipulato la convenzione solo con Alitalia e Blue Express. Facciamo un esempio pratico. Ad uno studente fuori sede originario di Caltagirone, di Misterbianco, o di Vizzini, ma domiciliato a Roma, il volo più economico di andata e ritorno per Catania con la Blue Express, prenotato oggi, verrebbe a costare intorno ai 110 euro. Sottraendo la facilitazione di 40 euro, l’elettore dovrebbe sborsare circa 70 euro. Per chi abita a Milano, invece, il prezzo per atterrare a Fontanarossa con Alitalia aumenta di qualche decina euro, intorno ai 140, che meno i famosi 40 di tetto massimo diverrebbero 100 tondi tondi. A questo bisogna aggiungere la spesa per arrivare al comune di origine, spesso distante dall’aereoporto anche 70-80 chilometri.

Per chi viaggia sulla linea ferrata, invece, esclusivamente per biglietti di andata e ritorno sarà possibile ottenere uno sconto del 60 per cento sui treni regionali e del 70 su quelli nazionali, come Alta velocità Freccia Rossa, Freccia d’Argento, Frecciabianca, Eurostar Italia, Intercity, Intercity Notte, Espressi e servizio cuccetteIl biglietto sarà valido per 10 giorni prima del voto ed altrettanti dopo la consultazione elettorale. A chi rientra dall’estero, sarà rilasciato un ticket a tariffa speciale per Italian Elector, con un risparmio del 70 per cento. Sempre dati alla mano, per chi decidesse di percorrere lo stivale in 15-18 coraggiose ore di treno da Milano a Catania, pagherebbe in media 200 euro per l’andata e il ritorno a cui ne vanno sottratti, applicando lo sconto del Ministero, 140. Il biglietto costerebbe intorno ai 60 euro. Da Roma si risparmia tempo, fatica e denaro. Infatti, per raggiungere l’Etna direttamente dalla Capitale e ritorno, dovremmo sborsare circa 90 euro, ridotti per l’elettore pendolare a meno di 30 euro.

Sia per gli aerei che per i treni, per usufruire delle facilitazioni è necessario presentare la scheda elettorale all’andata e al ritorno, con timbro che attesti il voto esercitato, insieme ad un documento d’identità. Meno convenienti invece le agevolazioni per chi viaggerà via mare o in auto. Riduzioni di prezzo del 60 per cento nei traghetti del Gruppo Tirrenia, ma solo per chi rientra dall’estero. Stesso discorso per i caselli autostradali, con esenzioni totali della tassa solo per gli elettori che abitano oltre i confini nazionali.

Consulta la circolare del Ministero degli Interni

[Foto di VJnet]


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