E' l'ennesima presa per i fondelli. Il governo nazionale annuncia, con squilli di trombe, il varo di un piano per il sud. Lo presentano come un atto di politica economica in favore delle regioni del mezzogiorno. In realtà sappiamo bene che si tratta di una parte di quei soldi che spettano alle regioni meridionali e che il governo berlusconi aveva bloccato. Si tratta di una riprogrammazione di fondi che erano già nostri. Una minima parte, 2,5 miliardi di euro per quattro regioni. Le briciole. Si guardano bene dal ridare al sud, ad esempio, quei 26 miliardi del fas dirottati, per la maggior parte, al nord.