E’ ufficiale: Pdl, Pd e Udc non vogliono che la Sicilia voti a ottobre

Come abbiamo scritto ieri sera, a Roma Pdl, Pd e Udc non vogliono che i siciliani vadano a votare ad ottobre. A conferma della nostra tesi, c’è un comunicato del Senatore Giovanni Pistorio, molto vicino, da sempre, al presidente della Regione, Raffaele Lombardo.

Scrive Pistorio a proposito della lettera – probabilmente scritta dai vertici di Pdl, Pd e Udc e poi fatta firmare a Monti – con la quale l’attuale Presidente del Consiglio dei ministri chiede ‘gesuiticamente’ notizie dei conti della Regione: “Se la lettera del Presidente del Consiglio è il preludio ad una procedura di commissariamento della  Regione Siciliana, sappia il professor Monti che si tratta di un atto abnorme e fuori dalla Costituzione, in quanto mancante di qualunque presupposto formale e sostanziale”.

“È del tutto evidente – scrive ancora Pistorio – l’interesse di pezzi del sistema politico nazionale di evitare a qualunque costo le elezioni anticipate in Sicilia, espropriando la nostra comunità del diritto fondamentale in democrazia.  È in corso per questo una mistificazione sullo stato delle finanze regionali che viene smentita dai dati reali e oggettivi, assolutamente omogenei a quelli di altre amministrazioni regionali, con il valore aggiunto per la Sicilia di processi di risanamento, o già realizzati come nella sanità, o efficacemente in corso come quelli sulla spesa corrente. Il Presidente Monti, se informato correttamente, non potrà che constatarlo”.

“Aderire, da parte del Governo centrale, a queste pressioni generate da ragioni di interesse partitico e lobbystico, violando i principi fondamentali dell’autonomia statutaria  – conclude Pistorio – rappresenta un atto gravissimo dal punto di vista costituzionale. In un Paese democratico l’atto istituzionale più trasparente è restituire la parola al popolo, in questo caso a quello siciliano.  Per questo chiedo al Presidente della Regione di dimettersi e convocare immediatamente le elezioni regionali”.

Come abbiamo scritto sul nostro giornale, non siamo interessati a difendere questo Governo. ma siamo interessati, e molto, a difendere l’Autonomia della Sicilia.

Ci ha fatto piacere, ieri sera, leggere una dichiarazione del capogruppo del Pdl, Innocenzo Leontini, in difesa delle prerogative autonomiste. Non abbiamo capito l’atteggiamento del Pd siciliano, visto che è difficile capire chi comanda in questo partito.

Quanto all’Udc, consigliamo al Senatore Giampiero D’Alia di riprendere (o di prendere, se non l’ha mai fatto) tra le mani un testo di Diritto Costituzionale e una copia dello Statuto autonomistico della Sicilia: scoprirà – e lo potrà spiegare agli amici del Pdl che gli hanno fatto eco e anche a Monti – che l’Assemblea regionale siciliana si può sciogliere anticipatamente solo se ricorrono le condizioni previste dallo stesso Statuto e con il voto di Camera e Senato, non certo con atto d’imperio del Governo nazionale.

Udc, Pdl e Confindustria: gli ascari di Sicilia


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