Il cronista distratto, in un pomeriggio di quasi festa, cammina con passo frettoloso. Quando d’un tratto, sulla via Cordova a Palermo lì dove luccicano le vetrine di un noto marchio nazionale, si imbatte su di un inconsueto cartello stradale. Che più che stradale si potrebbe definire “pedonale”. Sì, strabuzzando gli occhi per bene si nota un cartellino giallo sul ciglio della strada, all’interno di una delle tante aiuole che stanno alla base degli alberi sulla stessa, una lapide non marmorea ma cartacea che nero su giallo recita proprio così: “Il cane ha dimenticato la padrona o il padrone!!!”.
La particolarità sta, più che altro, nel fatto che tale cartello è appeso proprio in cima ad un escremento, che ad occhio e croce pare che sia probabilmente di cane. Al sorriso che immediatamente suscita segue però una seria e profonda riflessione: la singolare forma di protesta altro non è, forse, se non l’ennesimo modo per manifestare sdegno e rabbia nei confronti dell’inciviltà che certi “padroni” ogni giorno dimostrano a Palermo, e forse su gran parte del territorio nazionale, infischiandosene degli escrementi abbandonati dai propri animali sui marciapiedi delle strade. Senza volere fare di tutta l’erba un fascio, ovviamente, ci chiediamo così come se lo chiederà l’autore del sarcastico cartellino, chi alla fine è più degno d’esser chiamato bestia.
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