E’ morto l’ex presidente della Regione siciliana, onorevole Matteo Graziano. Era nato a Calatafimi Segesta il 9 maggio del 1941. I funerali saranno celebrati lunedì, 28 ottobre, a Palermo, alle 10,00, presso la Chiesa di Sant’Ernesto, in Via Campolo (tra Via Pacinotti e via Serradifalco).

Matteo Graziano aveva cominciato la sua carriera come sindacalista della Cisl. E’ cresciuto in un’organizzazione sindacale che, in Sicilia, è stata una grande scuola di politica. Basti pensare a personaggi del calibro di Vito Scalia, Sergio D’Antonio e Luigi Cocilovo.

Nella Cisl – che negli anni ’70 e ’80 era una sorta di ‘costola’ della Dc (per la precisione, la sinistra di questo Partito) – ha militato per tanti anni. Da sindacalista.

Nel 1986 è stato eletto per la prima volta all’Assemblea regionale siciliana nelle file della Dc. Ed è stato rieletto nel 1991, sempre nelle file dello Scudocrociato.

In pratica, ha vissuto, da deputato regionale, il convulso periodo di Tangentopoli che porterà alla scomparsa della Democrazia cristiana, alla nascita effimera del Partito popolare italiano e al passaggio degli ex democristiani nel Cdu e nel Ccd.

Ha ricoperto il ruolo di assessore regionale alla Presidenza nel Governo regionale presieduto da Giuseppe Campione (1992-1993). E poi ancora assessore al territorio e Ambiente nella Giunta di Francesco Martino (1993-1995).

Nel 1995 viene eletto presidente della Regione siciliana.

Ha amministrato la regione in un periodo difficile, gestendo, tra mille l’avvio delle Universiadi che verranno celebrate nel 1997.

Nel 1996 si è ricandidato da presidente della regione uscente, ma non è stato rieletto.

Ha sempre continuato a fare politica, sempre nell’area moderata. Ha fatto parte della Margherita. Ultimamente si era avvicinato al Pid-Cantiere popolare.