L'attaccante esprime le emozioni vissute in occasione della gara con la Fiorentina, la sua ultima partita con la maglia rosanero davanti ai tifosi del Barbera. L'argentino volta pagina e si prepara mentalmente alla prossima esperienza con la Juventus
Dybala saluta il Palermo «Grazie, mi hai fatto diventare uomo»
Il saluto del presidente, la standing-ovation dello stadio, il calore dei compagni. La torta con la quale è stata celebrata la festa di Paulo Dybala in occasione della sua ultima presenza casalinga con la maglia del Palermo è composta da tanti ingredienti. E’ mancata la ciliegina del gol ma questa «assenza» (unita ad una prestazione non particolarmente brillante) non rovina il gusto di una giornata che resterà scolpita per sempre nella memoria dell’attaccante argentino. «C’è un pizzico di rammarico perché avrei voluto chiudere in bellezza con il gol ma è stata lo stesso una giornata stupenda che non potrò mai dimenticare – ha ammesso la Joya -: le parole del presidente (che prima del fischio di inizio della gara con la Fiorentina gli ha regalato un carretto siciliano in miniatura, ndr), la gente, i miei compagni. Tutto è stato bellissimo».
L’avventura rosanero di Dybala è arrivata al capolinea ma il legame affettivo tra l’attaccante e il Palermo non si spezzerà mai. Il numero 9 manifesta tutta la sua gratitudine e riconoscenza verso una società che ha contribuito in maniera determinante alla sua crescita sia professionale che umana: «Il Palermo mi ha aiutato a diventare uomo. Iachini mi ha dato tanta fiducia e mi ha dato tantissimo». Estremamente positivo il bilancio tracciato da Dybala che, arrivato ragazzino dalla serie B argentina nel 2012, lascia la Sicilia con il marchio del top player. Uno status acquisito in questa stagione nella quale è esploso definitivamente anche in virtù dei 13 gol realizzati in 34 presenze oltre agli assist vincenti e ai sette legni colpiti.
«In questi tre anni mi darei un dieci come voto, all’inizio ci sono state anche delle difficoltà – dice -. Mi mancherà tutto di Palermo, la gente mi ha fatto sentire a casa. Le passeggiate sulla spiaggia di Mondello resteranno per sempre nel mio cuore». Come nel suo cuore resterà anche la giornata vissuta ieri con i tifosi al Barbera: «Ho pensato al mio addio all’Instituto de Cordoba ma in quella circostanza giocai in trasferta la mia ultima partita, questa è stata un’emozione ancora più grande assieme al pubblico di casa. Il Palermo nel post-Dybala? Sono sicuro che il presidente farà una grande squadra con il supporto del mister». Prima di voltare pagina c’è ancora in programma la gara esterna contro la Roma: «Mi allenerò regolarmente tutta la settimana. Non so se giocherò, io sono a disposizione e mi piacerebbe giocare tutte le partite, ma sarà l’allenatore a decidere».
In ogni caso, scorrono i titoli di coda sull’esperienza a Palermo di Dybala. L’argentino, che è ormai un giocatore della Juventus, spiega le ragioni che lo hanno spinto a scegliere il club bianconero: «Ho scelto la Juventus perché mi hanno voluto fortemente investendo una grossa cifra e perché lì ci sono giocatori dai quali potrò imparare molto. Quando sono arrivato a Palermo tutti dicevano che fossi stato pagato troppo (12 milioni di euro, ndr). Era questione di tempo. Adesso sarà la stessa cosa: alcuni diranno che sono stato pagato troppo (la valutazione complessiva del giocatore tra cash e bonus vari è di 40 milioni, ndr), ma io cercherò di fare tutto con la stessa tranquillità». L’argentino parla già da bianconero: «Sicuramente, è una squadra vincente. Anche io gioco sempre per vincere e con loro posso ottenere delle vittorie. Tevez? Per me sarebbe meglio che restasse. Con lui al mio fianco sarebbe più semplice imparare. Mi hanno invitato a Berlino ma non so se andrò». Dybala si prepara al grande salto: «Penso che posso migliorare ancora tanto. Per giocare nella Juve dovrò fare ancora di più».