Dopo la Ternana un’altra big sulla strada dei rosa Boscaglia: «Ad Avellino aspetto una grande prova»

Non ha ancora vinto contro squadre che lo precedono in classifica ma, analizzando le prestazioni offerte, in questo campionato il Palermo finora è stato forte con i forti e in affanno contro avversari appartenenti alla fascia medio-bassa. Per la legge dei grandi numeri (prima o poi capiterà che i rosa facciano bottino pieno contro una big) e in virtù dei segnali incoraggianti emersi sul campo nelle sfide contro le compagini d’élite del girone C nasce con buone premesse la gara esterna contro l’Avellino terzo in classifica, squadra in salute (sei risultati utili di fila con quattro vittorie e due pareggi) e costruita per recitare un ruolo da protagonista in questa stagione. Ci vorrà un super Palermo per uscire indenni dal match in programma alle ore 15 allo stadio Partenio-Lombardi e valido per la ventitreesima giornata, un Palermo in grado di dare continuità alla prova convincente fornita mercoledì al Barbera contro la capolista Ternana e creare le condizioni giuste per invertire un trend piuttosto deludente lontano dalla mura amiche come dimostrano le sole due vittorie ottenute in nove gare, il peggior attacco esterno del girone con appena cinque gol fatti (come il Potenza) e il dato relativo ad una sola rete realizzata nelle ultime quattro trasferte.

Dopo tre pareggi consecutivi i rosanero si trovano adesso davanti a un bivio: da una parte c’è una strada diretta verso l’anonimato, percorso nel quale la formazione di Boscaglia nona in classifica a quota 27 (in compagnia di Casertana, Juve Stabia e Turris) rischia di rimanere intrappolata se continuerà a rimandare l’appuntamento con i tre punti, dall’altra c’è una via da cui è possibile svoltare. Manovra possibile nel momento in cui Crivello e compagni dimostreranno di non avere perso il feeling con la vittoria, evento che in casa rosanero non si verifica dal 9 gennaio e unica molla che nell’ambito oltretutto di un campionato difficile ed equilibrato come questo consente di fare un significativo scatto in avanti verso posizioni più congeniali alle proprie aspettative ed ambizioni. «E’ vero che vanno capite molte cose anche in prospettiva futura – spiega il tecnico Boscaglia – ma è altrettanto vero che dobbiamo pensare ancora a questa stagione perché ci sono ampi margini per fare qualcosa di importante e mi riferisco alla possibilità di ottenere un buon piazzamento ai playoff. Che vanno giocati per vincere e nei quali, trattandosi di partite secche, bisogna dar fondo a tutto quello che abbiamo dentro». Il presente, intanto, fa rima con Avellino: «Mi aspetto continuità dopo la gara con la Ternana in termini non solo di gioco ma anche di atteggiamento, di voglia di aiutare il compagno e di lottare. E mi aspetto una grande gara e una grande prova. Avellino-Palermo è una partita di cartello, certamente loro vorranno fare bene dimostrando tutto il loro valore ma noi dobbiamo andare lì consapevoli della nostra forza e convinti di portare punti a casa».

Per la sfida contro gli uomini di Braglia, reduci dall’1-1 rimediato sul campo del Bisceglie, sono ventuno i convocati rosanero. La squadra è partita venerdì alle 14, con tappa intermedia in Calabria, e lo ha fatto dallo stadio – dove non c’erano tifosi dei gruppi organizzati presenti simbolicamente, invece, nei giorni scorsi con i messaggi inviati tramite lo striscione anti-Mirri all’esterno dell’impianto di viale del Fante e firmato Curva Nord Inferiore Centro sportivo, stadio nuovo e serie A in tre anni. Questo si legge nelle tue carte. La verità? E’ che siamo su scherzi a parte e quello esposto nella Nord Superiore Cori, tifo e colore…che il 2021 ridia libertà alla nostra passione in occasione del match con la Ternana – la cui facciata principale la sera sarà illuminata adesso di rosa nell’ambito delle iniziative organizzate per rendere il Barbera una struttura fruibile a prescindere dalle partite.

Boscaglia, costretto a fare i conti con alcuni indisponibili come il lungodegente Marconi, il terzino sinistro Corrado che non ha ancora completato il percorso di guarigione dall’infortunio muscolare rimediato a metà novembre e anche Santana bloccato da un problema gastrointestinale, ha pochi dubbi di formazione. Sull’out destro in difesa, nel 4-3-3, Accardi (reduce dal riacutizzarsi del trauma contusivo ad una coscia che lo ha costretto al forfait nella gara a Potenza) dovrà superare la concorrenza di Almici anche se il palermitano resta favorito nei confronti del terzino ex Verona al rientro dopo due mesi di stop forzato in seguito ad una lesione al collaterale mediale del ginocchio sinistro. In avanti, inoltre, al posto dello squalificato Lucca (autore di sei gol nelle ultime sei partite disputate tra le mura amiche) si profila un ballottaggio tra Saraniti, assente dall’undici titolare dalla sfida prenatalizia con il Bari, e Rauti che ha scontato il turno di squalifica, attaccante adattabile al ruolo di prima punta ma che il tecnico sembra orientato ad inquadrare ancora come esterno. Motivo per cui, nel tridente del Palermo anti-Avellino, il centravanti palermitano è in vantaggio.


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