Domani la parola al Tar. Conferenza stampa dei No Muos a Palermo

Un comunicato annuncia che domani, a Palermo, al termine dell’udienza al Tar Sicilia (Tribunale amministrativo regionale) il Coordinamento regionale dei comitato No Muos terrà una conferenza stampa. Appuntamento nei locali de “L’Altro Arte Contemporanea”, via Torremuzza n. 5, Palermo.

Nell’incontro di domani si parlerà delle “news” del Muos : situazione reale dei lavori, rivelazioni diffuse in rete al riguardo dei comportamenti ambivalenti di esponenti delle istituzioni, riuscita dello sciopero cittadino del 31 maggio, visite di parlamentari alla base NRTF e al cantiere MUOS, prospettive della lotta No MUOS per il futuro, mobilitazione nazionale del 7 giugno.

Ovviamente, domani riferiremo del Tar e di questo incontro ai nostri lettori. E, mentre le mamme No Muos, come vi abbiamo raccontato qui, si apprestano a passare una notte di veglia e di preghiere davanti alla sede del Tar, ne approfittiamo per mandare un messaggio al Governo regionale che, fino ad oggi, sul Muos ha ‘babbiato’, come si usa dire dalle nostre parti.

Ribadiamo che quella del Muos non è una questione amministrativa, ma una questione politica. Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, farebbe bene a prendere carta e penna per scrivere al capo del Governo, Enrico Letta, chiedendo una convocazione del Consiglio dei Ministri per affrontare la questione Muos. A tale incontro, com’è noto, il presidente Crocetta parteciperà con il rango di Ministro della Repubblica.

Crocetta dovrebbe spiegare a Letta che i siciliani non ne vogliono sapere di farsi ‘arrostire’ dal Muos. Perché la Sicilia non è una cloaca elettromagnetica. E poiché non è possibile andare in Paradiso a dispetto dei Santi, bisogna trovare una soluzione alternativa. Bisogna chiedere scusa agli americani, perché come abbiamo documentato in un forum organizzato un paio di mesi fa dal nostro giornale, sono stati incoraggiati da Roma a costruirlo a Niscemi.

E’ evidente che i Governi Prodi e Berlusconi non hanno fatto gli interessi della Sicilia e della salute dei siciliani.

Detto questo, siccome a sbagliare è stata Roma, Letta metta mano al portafogli, paghi il disturbo agli americani che potranno così trovare un pezzo di deserto dove collocare questo ‘mostro elettromagnetico’.

Pensare di collocarlo in Sicilia è una follia. In primo luogo, perché ammazzerebbe un sacco di gente. In secondo luogo, perché ormai, tra i siciliani, è maturata l’idea che il Muos non potrà essere realizzato a Niscemi. E i siciliani, quando si incazzano, hanno le ‘corna dure’.

Lo ripetiamo: gli americani, a nostro avviso, non sono responsabili di tale scelta. La responsabilità è di due Governi nazionali: e tocca all’odierno Governo nazionale cavare le castagne dal fuoco.

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