Discarica Oikos, depositato esposto in Procura «Camion perdeva liquami, forse era percolato»

«Gli autisti dicevano di portare mattonelle, ma abbiamo notato che uno dei camion perdeva un liquido scuro, potrebbe essere percolato». A parlare a MeridioNews è Danilo Festa, attivista del comitato No discarica di Motta Sant’Anastasia che nella notte di mercoledì scorso ha assistito a un trasporto «sospetto» all’interno dei cancelli del centro di smaltimento dei rifiuti gestito da Oikos

Festa, insieme ad altri cittadini, si trovava all’ingresso della discarica di Valanghe d’Inverno, durante «un sopralluogo per verificare gli odori rilevati dell’Arpa e capire quanti camion conferiscono durante le ore notturne – racconta – Durante le attività sono arrivati due tir. Non erano i classici compatattori ma sembravano quelli per il trasporto degli alimenti». Secondo l’attivista, inoltre, «entrambe le vetture non avevano i segnali identificativi dei rifiuti speciali, proprio per questo abbiamo deciso di denunciare il tutto alla magistratura».

Nell’esposto, depositato alla procura della Repubblica di Catania il 29 luglio, i firmatari parlano di «una ingente perdita di liquame maleodorante, irritante alla gola, di colore scuro, identificato da alcuni come percolato». «Oltre alla perdita – continua il testo – non vi era la R nera su sfondo giallo necessaria a certificare e comunicare il trasporto di rifiuti pericolosi, così come previsto dalla normativa vigente». Per questo motivo i comitati No discarica di entrambi i Comuni all’interno dei quali ricade l’impianto, Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, hanno presentato denuncia «nei confronti di tutte le persone che si riterranno responsabili». 

«Aspettiamo fiduciosi i risultati dell‘Arpa di Catania che ha monitorato nelle settimane precedenti qualità e quantità di sostanze e scie odorose emesse nelle vicinanze della discarica – afferma in una nota Facebook Anna Bonforte Papale, attivista dei comitati – ma la chiusura della stessa non è questione di puzza». Secondo la cittadina, infatti, gli impianti sarebbero «illegittimi e abusivi». «La struttura – conclude – va chiusa perché non sarebbe mai dovuta nascere a meno di 500 metri dal centro abitato di Misterbianco e a meno di 800 metri dal centro abitato di Motta».

I comitati fanno inoltre sapere che proprio in queste ore, dopo una seconda manifestazione avvenuta la notte scorsa, «un altro camion che trasportava percolato perdeva abbondantemente dal retro». «Per questo motivo – spiega Festa – abbiamo allertato il nucleo operativo ecologico dei carabinieri, che dalle 10 di stamattina sta effettuando alcuni controlli sul tir che, secondo noi, presenta delle irregolarità». «I militari hanno raccolto testimonianze e fatto rilevazioni del materiale che si era sversato lungo le strade – aggiunge Claudio Coletti, componente dei comitati, presente sul luogo – Hanno poi accompagnato il camion in discarica per verificare la corrispondenza fra documenti e contenuto»


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