Discarica di Camastra, verso decisione sul processo Guadagni illeciti dallo smaltimento di rifiuti speciali

L’8 ottobre alle ore 9.30 nel nuovo palazzo di giustizia a Palermo è fissata l’udienza preliminare per il procedimento che riguarda l’inchiesta Sepoltura della Direzione distrettuale antimafia su un presunto traffico illecito di rifiuti nella discarica di Camastra, paesino di duemila abitanti in provincia di Agrigento. Nel sito di stoccaggio gestito dall’impresa A&G srl, i rifiuti sarebbero stati declassificati con la complicità di laboratori d’analisi, così da potere essere scaricati in un posto non autorizzato a riceverli.

La richiesta di rinvio a giudizio è stata depositata a maggio per 34 persone e nove imprese tutte ritenute coinvolte in un sistema che avrebbe portato benefici economici tanto ai gestori della discarica quanto alle imprese. Ai primi per la possibilità di avere un mercato maggiore, ai secondi grazie al pagamento di tariffe inferiori rispetto a quelle in vigore per i rifiuti pericolosi. 

L’inchiesta parte a febbraio del 2014, quando gli uomini del Noe fanno un’ispezione nel sito. A insospettirli è il fatto che a Camastra, oramai da tempo, arrivassero i camion di società di intermediazione con a bordo i rifiuti prodotti da aziende lontane. A chiarire il motivo è quanto trovato dagli investigatori nei computer della società, il contenuto delle telefonate intercettate e le immagini delle telecamere nascoste. 

Al centro dell’inchiesta finiscono i vertici di A&G: il legale rappresentante Donato D’Angelo, 57enne originario di Bomba, in provincia di Chieti (in Abruzzo) che si sarebbe avvalso della collaborazione di persone del posto. Come nel caso di Calogero e Salvatore Alaimo – rispettivamente direttore tecnico e componente del consiglio di amministrazione – o di Alfonso Bruno, dipendente tuttofare in grado di confrontarsi sia con le ditte interessate a scaricare i rifiuti che con i laboratori d’analisi chiamati a rilasciare le certificazioni di non pericolosità. In una seconda fase, nel gennaio 2015, alla direzione tecnica subentra Pasquale Di Silvestro.

Alla sbarra anche l’amministratore delegato di Enimed Massimo Barbieri, quello di Girgenti acque Marco Campione, l’ex assessore alle Attività Produttive Marco Venturi, in qualità di cotitolare di uno studio di analisi coinvolto nella vicenda. Nella lunga lista c’è pure Antonino Paratore, ex titolare della società Paradivi (e della Cisma) di Melilli – che in un’altra inchiesta era stato accusato di essere affiliato al clan Santapaola di Catania – e il funzionario della Provincia di Agrigento, capo ufficio 3, Gerlando Piparo, che aveva il compito di controllare. Tra le persone coinvolte c’è anche il 47enne catanese Giuseppe Pistone, titolare di uno dei laboratori che avrebbe rilasciato le documentazioni false. 

Richieste di rinvio a giudizio

1. Donato D’Angelo, presidente del Cda della società A&G (classe 1960);
2. Calogero Alaimo, direttore tecnico e poi consigliere di amministrazione della A&G (classe 1962);
3. Salvatore Alaimo, consigliere di amministrazione della A&G (classe 1966);
4. Alfonso Bruno, dipendente amministrativo della A&G (classe 1969);
5. Pasquale Di Silvestro, direttore tecnico della A&G (classe 1952);
6. Giuseppe Daniele Pistone, amministratore unico della società Fratelli Cultrera (classe 1970);
7. Giuseppe Cultrera, socio amministratore della società Fratelli Cultrera (classe 1962);
8. Antonio Cultrera, socio amministratore della società Fratelli Cultrera (classe 1966);
9. Massimo Cultrera, socio amministratore della società Fratelli Cultrera (classe 1968);
10. Carmelo Parrino (classe 1959);
11. Salvatore Bonafede, amministratore unico della società Bonafede Salvatore e figli (classe 1951);
12. Francesco Ippedico, amministratore unico del laboratorio di analisi Ippedico Francesco (classe 1942);
13. Massimo Barbieri, presidente del Cda e rappresentante dell’impresa Enimed (classe 1963);
14. Francesco D’Alema, presidente del Cda e rappresentante dell’impresa Trs Servizi Ambiente (classe 1982);
15. Giuliano Costantini, presidente del Cda e rappresentante dell’impresa Laser Lab Srl (classe 1948);
16. Gaetano Rubino, amministratore unico della Lvs Srl (classe 1969);
17. Anna Maria Rosso, amministratore unico del laboratorio Sistemi integrati territorio e ambiente Srl (classe 1974);
18. Marco Campione, presidente del Cda e rappresentante della Girgenti Acque Spa (classe 1961);
19. Giuseppe Giuffrida, direttore operativo dell’area tecnica e responsabile degli impianti della Girgenti Acque Spa (classe 1948);
20. Pietro Balestrieri, presidente del Cda e rappresentante della società Nico Spa (classe 1970);
21. Salvatore Mazzotta, amministratore delegato e rappresentante dell’impresa Ecosistem Srl (classe 1973);
22. Fabio Borsellino, amministratore unico della Cipro Gest Srl (classe 1963);
23. Giuseppe Panseri, presidente del Cda e rappresentante dell’impresa Despe Spa (classe 1951);
24. Stefano Panseri, direttore tecnico e rapprensentante dell’impresa Despe Spa (classe 1977);
25. Tindara Maria Rita Paratore, amministratore unico della società Paradivi Servizi Srl (classe 1975);
26. Antonino Paratore, legale rappresentante della società Paradivi Servizi Srl (classe 1947);
27. Vincenzo Domenico Venturi, coamministratore e rappresentante del laboratorio di analisi Sidercem Srl (classe 1959);
28. Marco Venturi, coamministratore e rappresentante del laboratorio analisi Sidercem Srl (classe 1962);
29. Francesca De Gaetano, amministratore unico del laboratorio analisi Ecologica Buffa Srl (classe 1945);
30. Gerlando Piparo, responsabile presso la provincia regionale di Agrigento dell’ufficio terzo – difesa del suolo e procedure semplificate (classe 1958);
31. Luciano Dell’Omo (classe 1954);
32. Filippo Oddo (classe 1951);
33. Danilo Ignazio Russo (classe 1973);
34. Fabrizio Giotti (classe 1976);
35. A&G Srl (sede legale a Camastra, Agrigento);
36. Studio chimico ambientale Srl (sede legale a Catania);
37. Fratelli Cultrera di Cultrera Giuseppe & C Snc (sede legale a Floridia, Siracusa);
38. Bonafede Salvatore e figli Srl (sede legale ad Augusta, Siracusa);
39. Enimed Spa (sede legale a Gela, Caltanissetta);
40. Fincantieri Spa (sede legale a Trieste);
41. Girgenti Acque Spa (sede legale ad Aragona, Agrigento);
42. Cipro Gest Srl (sede legale a Termini Imerese, Palermo);
43. Despe Spa (sede legale a Torre de’ Roveri, Bergamo).

Aggiornamento del 25 settembre 2020

In data 11 settembre 2020, il tribunale di Palermo ha emesso una sentenza di assoluzione con formula piena da ogni capo di imputazione formulato nei confronti del Dott. Pietro Balistreri, rappresentante legale nonché presidente del consiglio di amministrazione della società Nico S.p.A.


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