Il presidente di Confindustria Catania Angelo Di Martino si è dimesso. Una decisione arrivata dopo l’inchiesta antimafia Doppio petto che ha portato agli arresti di 18 persone ritenute appartenenti alla cosca mafiosa catanese Pillera-Puntina. Tra questi anche la moglie e i figli dello storico boss del clan, Giacomo Maurizio Ieni – detto Iano o Nuccio u Mattuffu – morto a maggio mentre era detenuto in carcere. Dalle carte dell’indagine sono venuti fuori diversi imprenditori che per decenni sarebbero stati sottoposti a estorsioni da parte del clan: tra loro anche Di Martino – titolare di una ditta di trasporti – che per almeno un ventennio avrebbe pagato il pizzo.
Dal momento in cui la notizia si è diffusa, sono stati in molti a chiedere le dimissioni di Di Martino dal suo ruolo in Confindustria. Ad annunciarle, poco fa, è stata una nota in cui si legge che questa mattina il consiglio di presidenza si è riunito «nella sua interezza, con procedura di urgenza, per valutare il contenuto delle notizie apparse sulla stampa riguardanti il presidente Angelo Di Martino». Un incontro alla fine del quale è arrivata la decisione del presidente di rimettere il mandato e rassegnare le proprie dimissioni. «Ciò al fine di preservare l’immagine dell’associazione evitando così qualsiasi ulteriore speculazione». Nel corso della riunione, Di Martino ha anche «espresso la propria estraneità ai fatti, riservandosi di agire per le vie legali».
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