Aveva origini catanesi Salvatore Ponzo, l’imprenditore 36enne ucciso mercoledì in Costa Rica, a San Jose, nella zona di Los Yoses, a pochi passi dall’ambasciata italiana da cui era appena uscito. L’uomo, genovese d’adozione, e la sua fidanzata – ferita – sono rimasti vittime di un agguato consumato da due uomini che viaggiavano su una motocicletta, coperti da caschi. A fare fuoco con una pistola è stato uno dei due. La Judicial investigation agency avrebbe ritrovato almeno 20 bossoli di una calibro 9 mm. La donna, di nome Toaquiza Lopez, è di nazionalità ecuadoriana. In un primo momento si era diffusa la notizia della sua morte, ma in realtà è stata ferita e – a giudicare da alcune dichiarazioni rilasciate da sua madre – sarebbe fuori pericolo. 

La procura di Roma, come riporta Il secolo XIX, ha frattanto aperto un’indagine per omicidio, affidata all’aggiunto Francesco Caporale e alla sostituta Maria Letizia Golfieri. E anche la Farnesina, in costante contatto con l’ambasciata di San Jose, segue con attenzione gli sviluppi degli approfondimenti operati in queste ore dalla forze dell’ordine costaricane. Al momento non è noto il movente dell’esecuzione. Ponzo aveva avviata da qualche anno un’impresa che esportava ananas in tutta Europa. La madre della sua fidanzata, parlando con la stampa, ha lasciato intendere che proprio la crescita della sua attività potrebbe aver attirato su di lui il malumore dei produttori locali, ma allo stato questa ipotesi non sembra suffragata da altri riscontri.