Derby dell’Aula 24: finale scontato

L’aula 24 è un covo di amichevoli serpi. Step1 e Radio Zammù convivono in pochi metri quadrati di spazio e, ogni tanto, sentono la necessità di allargare i propri orizzonti, di spostarsi su terreni arieggiati e spaziosi.

Step1 e Radio Zammù si sfidano a calcio. E lo scontro è sempre epico. Una partita sofferta, che ha visto la meglio gioventù in campo. Si esclude, ovviamente, Gianfranco (Faillaci, coordinatore della redazione, ndr) che, atletico più di Buffon, si muoveva in porta forte di un perizomino arancione su parigine autoreggenti nere.

La prima rete è per la formazione steppina, a firma di Oliver MarcoPirrello Stone. La folla è in delirio.

Nel giro di pochi minuti, Step1 raddoppia, e poi triplica: Daniele-Isacco e Curro Curro Cuaiò danno il meglio di sé, tenendo alto il buon nome della squadra.

Per la Radio sembra non esserci niente da fare, fino alla defaillance de Faillaci: insomma, capita anche ai migliori. Tra l’altro, una buona dose di fortuna ha accompagnato l’autore della rete del recupero, Supertelegattone Giorgio, che in campo ha mostrato di non essere solo un bravo finto-cronista.

Curro Curro Cuaiò, eroe della serata, nonostante la stanchezza di una giornata da neolaureato-futuro disoccupato, non perdeva di vista il pallone, suscitando gli ammirati commenti di compagni di squadra e spettatori occasionali.

Mario, fumatore sedentario appesantito, in pericolosa iperventilazione, si guadagnava il titolo di “artista del passaggio involontario”, mentre Daniele-Isacco (in campo) otteneva una grande dimostrazione di rispetto da parte di Daniele-Federica-Bazzano (sugli spalti) che così commentava: «Forse stasera non lo sacrifichiamo…».

Il derby, intanto, è entrato nel vivo: Roberto Sammito, della Radio, approfittando dell’aiuto della dea bendata (e della senilità del nostro estremo difensore) la mette tra i pali della valletta da Moulin Rouge steppina, il Gianfranco perizomato che, per stizza e frustrazione, getta i guanti per terra: coup de theatre dal grande valore scenico, ammetterà in seguito.

Fortuna che c’era Gianluca, difensore della miglior specie, che salvava la situazione, con un calzettone alzato e l’altro giù, alla maniera delle collegiali giapponesi.

E’ poi Oliver Pirrello ad aggiungere una cifra al pallottoliere di redazione.

A bordo campo, intanto, Ossequi-Perla incitava i nostri eroi («Fermate il Marra furioso!», «Gianfranco, guardati le spalle dal Marra Iscariota!»), Daniele-Federica commentava l’aspetto dei giocatori («Da quando Salvo si è tagliato i capelli è più aerodinamico…»; «Mario adesso muore. Un paio di minuti, e muore»), Federica (quella vera) prendeva appunti, con piglio giornalistico, sui goal segnati dalla formazione steppina, e Luisa distraeva Faillaci («Si vedono troppe poche cosce con le autoreggenti! Alza un po’ i pantaloncini…»).

In “fantastica triangolazione” con Daniele-Isacco, Oliver Pirrello porta Step1 a cinque, mentre Radio Zammù è ancora ferma a due reti.

Salvo, con le papole ai piedi, è “il paladino tacito della serata”, e fornisce l’assist per il sesto goal, ad opera di Curro Curro Cuaiò, che se la cava anche in campo, non soltanto nel metrò.

Proprio quando Simone, tra un sensuale movimento della chioma e l’altro, decide di iniziare a deliziarci con salti degni di un delfino addestrato a Gardaland, arriva il triplo fischio finale.

Step1 batte Radio Zammù. Per l’ennesima volta.


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