Denunciati Cantarella e Candiani dopo video a S. Berillo Frasi razziste nei commenti: «Istigato odio sui migranti»

«Cos’è San Berillo?». «È un quartiere in mano agli immigrati clandestini». «Qui dentro ci troviamo immigrati pseudo-richiedenti asilo ormai dediti allo spaccio e a tutti i tipi di criminalità». Lo scambio di battute è quello avvenuto nei giorni scorsi tra Fabio Cantarella, assessore ai Rifiuti della giunta di Catania e uomo di Matteo Salvini in Sicilia, e Stefano Candiani, senatore lombardo di Busto Arsizio e sottosegretario leghista agli Interni. I due immortalano, attraverso una diretta pubblica su Facebook, la vita notturna all’interno del quartiere. Quel video adesso è finito al centro di un esposto presentato alla procura etnea dall’associazione antimafia Rita Atria. In quella diretta, secondo il legale Goffredo D’Antona, si sarebbe violata la legge che regola i casi di discriminazione, odio o violenza per motivi razziali. «Si istiga all’odio – spiega l’associazione – e si travalica il limite nell’esercizio del diritto di manifestare il proprio pensiero».

Uno accanto l’altro in via Pistone, «in tutta sicurezza perché non siamo soli», Cantarella e Candiani commentano ed esprimono giudizi sulla situazione che vive la zona a due passi del Centro storico. «Questo è un quartiere abbandonato – continua Candiani – I clandestini stiano al loro Paese e se commettono reati vanno espulsi». Mentre i due politici discutono, e una pattuglia di polizia porta via una persona, si susseguono i commenti da parte degli utenti. Qualcuno chiede di potere incontrare i politici. Ma l’invito viene declinato. In generale, però, il tenore delle osservazioni di chi segue la diretta è di tutt’altra matrice. Ed è contro i commentatori razzisti e violenti che l’associazione punta il dito nel documento destinato agli uffici giudiziari. 

In tanti, per esempio, invocavano l’utilizzo della ruspa contro gli africani. Rievocando il linguaggio utilizzato dal ministero dell’Interno Salvini mentre  prendeva lezioni su come gestire il mezzo pesante per utilizzarlo contro i Rom. Qualcuno però vorrebbe tornare ai metodi della Germania nazista di Adolf Hitler e non ne fa mistero. «Metterli nei forni», scrive Gisberto. «Fuoco, bruciare tutto», gli fa eco Elda. «Alle docce», continua Fabrizio.  «Commenti gravissimi che sono stati condivisi da Cantarella e Candiani nelle loro pagine Facebook – scrive l’associazione Rita Atria – non rilevando gli stessi la gravità e pericolosità delle affermazioni in essi contenuti anzi alimentando la discussione con ulteriori argomenti contro l’immigrazione affermando che la stessa dilaga anche a causa di giudici che mal applicano le leggi».

«Non abbiamo istigato all’odio né alla violenza razziale», replica il rappresentante etneo della Lega. E mentre prende le distanze dai commenti che inneggiano a forni e docce come nei campi di sterminio, dichiara: «Mi dispiace per quanto hanno scritto, ma non sono parole nostre. Noi siamo andati lì, a notte fonda, per raccontare una realtà: la mafia non spaccia più, adesso lo fanno fare a loro. È questa l’accoglienza che vogliamo dare ai clandestini». Perché che a San Berillo gli stranieri siano per lo più irregolari «si sa». «Quello è un esempio di disintegrazione: non c’era un catanese né di notte né di giorno». A chi replica che così non è (come ampiamente documentato da questa testata) lui risponde: «Io non ho visto cittadini di Catania. Ma ripeto: non ce l’avevamo con gli immigrati, ma con l’illegalità». Quindi lui e Candiani hanno intenzione di andare anche – per esempio – a San Giovanni Galermo e in via Stella Polare, a notte fonda, a registrare video dirette per mostrare lo spaccio periodicamente documentato dalle inchieste della procura? «Certamente. Mi impegno a farlo». Sulla questione interviene anche Candiani: «Noi abbiamo denunciato una situazione di illegalità oggettiva. Forse a qualcuno sta scomodo essere richiamato alla realtà dei fatti. Perché è molto più comodo far finta che San Berillo non esiste piuttosto che raccontarlo per quello che è».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]