Un gruppo di attivisti del comitato Terranostra denuncia lo stato di abbandono dello slargo al termine di viale Mario Rapisardi. «Mancano i controlli sulla viabilità e la manutenzione degli operai comunali», dice il presidente Nicolò Sofia. Che auspica l'intervento dell'assessore ai Lavori pubblici Luigi Bosco. Guarda le foto
Degrado in piazza Eroi d’Ungheria Cittadini: «Sporcizia e traffico in tilt»
«Sporcizia, schiamazzi notturni, mancanza di servizi igienici e traffico veicolare in tilt». È questo il quadro che emerge dal sopralluogo effettuato in piazza Eroi d’Ungheria da alcuni componenti del comitato cittadino spontaneo Terranostra. Il gruppo di attivisti nasce meno di un mese fa e raccoglie una decina di catanesi residenti in diversi quartieri del capoluogo. «Vogliamo essere una sorta di ponte tra la città e l’amministrazione comunale, dal basso», spiega il presidente Nicolò Sofia. L’uomo, medico odontoiatra e volontario di Emergency, precisa: «Non abbiamo partiti politici di riferimento». Ed entra nel merito di quella che definisce «un’attività di osservazione del territorio» che questa volta coinvolge lo slargo su viale Mario Rapisardi. Un luogo dove insiste ogni settimana anche un mercato rionale.
«Mancano i controlli delle forze dell’ordine sulla viabilità e la manutenzione degli operai comunali», denuncia Sofia. Nonostante nei pressi di piazza Eroi d’Ungheria ci sia un commissariato della polizia, il luogo è diventato «meta fissa di teppisti che, negli ultimi anni, hanno vandalizzato la bambinopoli, hanno imbrattato muri e la pavimentazione e – continua – hanno danneggiato persino la fontana che c’è al centro dell’area». Un degrado che si aggiunge alle lamentele di diversi residenti che «hanno segnalato pattumiere improvvisate e bagni a cielo aperto davanti agli ingressi dei garage e agli angoli delle palazzine», racconta Nicolò Sofia.
Gli stessi abitanti negli ultimi anni hanno chiesto «interventi urgenti, senza però avere una risposta soddisfacente dalle istituzioni», dichiara il presidente di Terranostra. Che sottolinea lo stato di abbandono degli arredi urbani e conclude: «Il comitato proverà a contattare l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Bosco affinché si faccia qualcosa».