Degrado e abusivi al mercato della Pescheria I vigili: «Siamo in due, soli allo sbaraglio»

Sporcizia, incuria e mancanza di regole. Sono queste le caratteristiche del mercato storico della Pescheria di Catania, evidenziate questa mattina durante un sopralluogo della commissione mercati della prima circoscrizione, presieduta da Davide Ruffino. «Sono tanti i problemi che ci hanno segnalato operatori e residenti e oggi abbiamo in effetti constatato che la zona del mercato storico della Pescheria è completamente lasciata a se stessa», afferma. Il giro inizia da via Dusmet dove, insieme a un problema di ordine delle bancherelle con annessa occupazione di suolo pubblico non sempre autorizzata e di pulizia, c’è anche un problema di viabilità. Le auto, infatti, sono spesso parcheggiate in doppia fila, rallentando il passaggio degli altri mezzi.

La situazione peggiore, comunque, si presenta nella piazza principale del mercato: quella in cui vendono il pesce proprio sotto la fontana dell’Amenano. Anche qui c’è un problema di spazio, perché gli stalli assegnati non sono delimitati, quindi l’occupazione del suolo pubblico quasi mai corrisponde allo spazio realmente concesso. I problemi più importanti, però, riguardano la pulizia e l’igiene che lasciano molto a desiderare. Nessuno usa dei guanti monouso per maneggiare il pescato, il quale è trasportato in vasche poco pulite e gli scarti vengono anche buttati per terra. Ne consegue che a metà mattina la zona è quasi impraticabile. Solo qualcuno ha infatti un piccolo bidone personale per la spazzatura.

Per gli altri ci sarebbero i cassonetti urbani a disposizione ma in realtà gli operatori del mercato li trovano già pieni quando arrivano la mattina. «Accade ogni lunedì. I pub chiudono tardi e quindi buttano tardi la spazzatura che rimane qui tutto il giorno», come spiegano i due vigili urbani di stanza alla Pescheria. Diversi anche i venditori abusivi, più o meno tollerati dai regolari. Salvatore Consoli e Concetto Sicali preferirebbero che non ci fossero perché «c’è malura pi tutti e si va a rilento». Il fruttivendolo in una piccola bottega vicino la piazzetta, quando gli chiediamo cosa ne pensa della presenza degli irregolari, allarga le braccia e dice convinto: «Tutti dobbiamo mangiare, che gli vuoi dire?».

Così la Pescheria va avanti tra tante difficoltà e pochi i controlli da parte dei vigili urbani. Solo in due coprono l’intera area e ammettono: «Facciamo quello che possiamo, ma dobbiamo per forza andare a colpire solo alcune infrazioni, altrimenti dovremmo multare tutti per tutto – spiegano – Abbiamo fatto tante relazioni, chiesto più volte l’intervento del settore della viabilità e della sanità, oltre a chiedere la segnaletica per gli stalli e per l’intera zona, ma nulla è mai cambiato e siamo allo sbaraglio», afferma l’ispettore. «Mi muoverò perché si organizzi un incontro con il settore delle Attività produttive, della Viabilità, della Sanità, con i vigili urbani e alcuni rappresentanti degli operatori per trovare una soluzione comune il prossimo mese», promette il consigliere Davide Ruffino.


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