«Ho letto ingresso libero ma il cancello oggi era chiuso guardando all'interno ho visto cose che non mi aspettavo. Tabelle rovinate, tettoie a protezione degli scavi con i vetri rotti». Il Comune, sollecitato dall'associazione Comitati Civici, ha assicurato l'intervento per le aree di sua competenza. Guarda le foto
Degrado area archeologica di Villa Bonanno Turisti: «Sito abbandonato e inaccessibile»
I resti dell’antica villa romana di piazza della Vittoria, nell’area archeologica di Villa Bonanno, sono immersi nel degrado. Lo denuncia l’associazione Comitati Civici che ha scritto all’amministrazione comunale dopo le segnalazioni circa lo stato di incuria e di abbandono nel quale versa l’area. «Sono ritornata a Palermo dopo diverso tempo e volevo visitare gli scavi della villa che avevo intravisto l’ultima volta – scrive una turista all’associazione – Ho letto ingresso libero ma il cancello oggi era chiuso, nonostante vedessi molti turisti come me in giro. Guardando all’interno ho visto cose che non mi aspettavo qui, vicino alla Cattedrale. Tabelle rovinate, tettoie a protezione degli scavi con i vetri rotti, un nasone arrugginito e rovinato con un secchio addosso, un albero abbattuto sulla recinzione e abbandonato tra le siepi, rifiuti sulle aiuole».
«Insomma, è stato strano – continua la donna – vedere questo abbandono in una villa che sembra veramente graziosa, e poi di fronte a un palazzo reale. Mi ha deluso la scarsa accoglienza per i turisti che magari fanno tanta strada per vedere i resti di una antica villa romana, e che trovano i cancelli chiusi. Ma l’amministrazione come permette queste cose?».
Databile tra la fine del II e l’inizio del III secolo d.C., è stata scoperta tra il 1868 e il 1904 da Francesco Saverio Cavallari e da Antonio Salinas. Si tratta di una duplice struttura composta da due costruzioni denominate Edificio A ed Edificio B. Il complesso era ricco di mosaici di raro pregio, e molte delle stesse composizioni vennero decontestualizzate e trasferite al Museo Archeologico Regionale Antonio Salinas, tra cui il mosaico raffigurante le stagioni ed Orfeo che incanta gli animali.
Il Comune ha risposto all’associazione che la parte archeologica della villa, compresa la recinzione e quanto compreso al suo interno è di pertinenza della Soprintendenza ai Beni Culturali della Regione siciliana alla quale sarà indirizzata a breve la mail con le segnalazioni dell’associazione. Per quanto di competenza comunale, la sezione Città Storica, curerà il ripristino della piena funzionalità e del decoro della fontana. Il settore Verde invece verificherà le condizioni generali della villa e, d’intesa con Rap, farà rimuovere i rifiuti. «Se non segnalano i cittadini l’amministrazione non si accorge di nulla – dice Giovanni Moncada, presidente dell’associazione Comitati Civici – il Comune dovrebbe restare vigile anche quando non siamo in periodo elettorale».