Il procuratore era stato chiamato da Palazzo dei Marescialli, a Roma, a fornire precisazioni sul concorso interno vinto dal sostituto, dopo che quattro pubblici ministeri esclusi avevano presentato osservazioni contro la nomina del collega, contestando sostanzialmente la sua minore anzianità professionale
Dda, Lo Voi “blinda” Tartaglia La lettera di chiarimenti al Csm
A nulla sono valse le polemiche sollevate dopo la nomina in Dda del pm Roberto Tartaglia, “contestata” dai colleghi concorrenti esclusi dal pool antimafia di Palermo all’ultimo concorso. Il procuratore Francesco Lo Voi, su richiesta del Csm, ha fornito chiarimenti sulla vicenda, “blindando” di fatto il nome del giovane magistrato alla Direzione distrettuale antimafia. Tartaglia è entrato a fare parte della Dda a novembre, un mese prima che Lo Voi si insediasse, su decisione unanime dei procuratori aggiunti di Palermo.
Il procuratore era stato chiamato dal Csm a fornire chiarimenti sul concorso interno vinto dal sostituto, dopo che quattro pubblici ministeri esclusi, Alessia Sinatra, Daniele Paci, Maria Teresa Maligno e Maurizio Bonaccorso, avevano presentato, a Palazzo dei Marescialli, osservazioni contro la nomina del collega, contestando sostanzialmente la sua minore anzianità professionale. La valutazione di Lo Voi è stata inviata oggi a Roma e dovrebbe confermare la presenza del pm in Dda.
Il capo dell’ufficio inquirente sottolinea la «preparazione» e le «speciali attitudini» di Tartaglia, dando una valutazione di «obiettiva prevalenza» del sostituto sugli altri concorrenti. Nella risposta al Csm si fa inoltre riferimento al bagaglio di conoscenza maturato dal pm nello studio del processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. Il pm, infatti, è tra i quattro magistrati che rappresentano l’accusa in giudizio. Studio e indagini che hanno consentito al pubblico ministero di raggiungere un bagaglio di conoscenze notevole sulle dinamiche di Cosa nostra degli ultimi 30 anni.