Daspo urbano per due agrigentini di 24 e 34 anni, entrambi volti noti alle forze dell’ordine, e già destinatari dell’avviso orale. Il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, ha adottato i due provvedimenti al termine delle indagini che hanno fatto emergere un’indole propensa alla commissione di reati che mettono a repentaglio l’ordine e la sicurezza pubblica. In […]
Foto Polizia di Stato - Pagina Facebook
Rubano cellulare, costringono vittima a pagare e la picchiano. Daspo urbano per due ad Agrigento
Daspo urbano per due agrigentini di 24 e 34 anni, entrambi volti noti alle forze dell’ordine, e già destinatari dell’avviso orale. Il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, ha adottato i due provvedimenti al termine delle indagini che hanno fatto emergere un’indole propensa alla commissione di reati che mettono a repentaglio l’ordine e la sicurezza pubblica. In particolare, secondo gli investigatori della polizia i due sarebbero gli autori di una violenta aggressione messa a segno la notte del 10 ottobre, quando, dopo aver rubato il cellulare alla loro vittima in un locale in piazza San Francesco, lo hanno costretto a pagare per riavere lo smartphone.
Una volta ottenuto lo smartphone, però, il malcapitato si è accorto che mancava la scheda Sim per la cui restituzione il 24enne e il 34enne avrebbero chiesto altri soldi. Davanti al rifiuto della vittima è nata una violenta lite al culmine della quale uno dei due ha sferrato un colpo di bottiglia alla nuca della vittima, procurandogli un trauma cranico per il quale è stato necessario il trasferimento al Pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio. Le indagini immediatamente scattate, grazie anche all’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, hanno consentito di risalire al 24enne e al 34enne, che sono stati denunciati per estorsione in concorso e uno dei due anche per lesioni personali aggravate. Adesso con il Daspo urbano a entrambi sarà vietato per 3 e 2 anni l’accesso ai locali tra le vie Pirandello e San Francesco e stazionare nelle vicinanze, compresa piazza San Francesco. In caso di violazione prevista la reclusione da uno a tre anni e la multa da 10mila a 24mila euro.