L'istituto Scipione Di Castro, il centro Salus e il Coni avviano un progetto gratuito di attività sportive gratuite per i bambini del quartiere. «Partendo da piccoli ma significativi traguardi si può giungere agli obiettivi dell'emancipazione e della cittadinanza attiva»
Danisinni e la scuola che si apre al territorio «Lo sport non può essere negato a nessuno»
Una scuola aperta e a servizio di un territorio difficile come quello dei Danisinni: questa è l’idea ossessiva che da cinque anni porta avanti la dirigente scolastica Valeria Catalano tra mille difficoltà, ma con qualche alleato in più tra i genitori e l’amministrazione comunale. «Oggi diamo il via a un nuovo progetto che arricchisce l’offerta formativa destinata ai nostri ragazzi – dice la dirigente – Il Coni Palermo ha messo a disposizione i suoi tecnici qualificati per svolgere attività motorie, dal lunedì al venerdì, all’interno della nostra palestra che dopo anni di abbandono è stata restituita al territorio».
Con orgoglio la dirigente mostra quella palestra che, dopo 15 anni, è stata aperta ai bambini che, tra attività di karate, basket e pallavolo, adesso hanno qualche opzione in più rispetto alle partite di calcio in strada tra cumuli di rifiuti e il pericoloso passaggio di auto. «Saranno 25 gli alunni destinatari del progetto e per loro si è prodigato un nuovo partner della nostra scuola – continua Valeria Catalano – Oggi, infatti, il centro Salus e nello specifico il dottor Francesco Andolina, responsabile del servizio di pediatria, sarà presente nella nostra scuola per realizzare le previste visite mediche propedeutiche alla partecipazione al progetto e lo farà gratuitamente». In casi come questi, tra l’altro, anche il pagamento della certificazione medica, necessaria allo svolgimento delle attività sportive, è spesso un ostacolo per le famiglie economicamente in difficoltà.
«Il plesso Scipione di Castro rappresenta lo Stato – afferma il consigliere della Quinta Circoscrizione Salvo Altaladonna – e come tale agisce quotidianamente per tracciare in modo chiaro un percorso di accesso ai diritti, inclusione sociale ed educazione alla cittadinanza di giovani che vivono un contesto di grande complessità. La scuola vive il territorio in un rapporto di acculturazione a medio e lungo termine, elaborando anno dopo anno una continuità educativa che partendo da piccoli ma significativi traguardi giornalieri possa giungere a obiettivi a lungo termine di emancipazione e cittadinanza attiva».