"la girandola dei nomi e' interessante solo dal punto di vista giornalistico. I palermitani vogliono sapere come si governera', con quale squadra e con quale affidabilita". A dirlo e' gianpiero d'alia, coordinatore regionale dell'udc, a margine del congresso provinciale del partito oggi a palermo.
D’Alia (Udc): né con il Pdl, né con il Terzo polo
“La girandola dei nomi e’ interessante solo dal punto di vista giornalistico. I palermitani vogliono sapere come si governera’, con quale squadra e con quale affidabilita”. A dirlo e’ Gianpiero d’Alia, coordinatore regionale dell’Udc, a margine del congresso provinciale del partito oggi a Palermo.
“Questa citta’ – aggiunge D’Alia – ha bisogno di un’opera di risanamento che non puo’ essere fatta da un sindaco appoggiato dal 20-25 per cento dell’elettorato, ma va fatto con una larga intesa di forze politiche che si uniscono come hanno fatto a Roma”. Il nome del suo candidato ideale non lo fa, ma lascia intravedere la strada scelta dal suo partito, quella delle grandi alleanze, non di un patto esclusivo con uno schieramento. E questo vala per il Pdl: “Non ci interessa tornare nell’alveo del Pdl, ma certo non avremmo nulla da ridire se il Pdl sostenesse un candidato condiviso anche da noi e sostenuto da una larga maggioranza di partiti e movimenti”.
Quanto per il Mpa e Terzo Polo: Non credo che ci sia lo spazio per una ricomposizione del governo regionale dice DAlia nel suo intervento le questioni che ci hanno portato a uscire dal governo non sono legate agli assetti interni, ma sono complesse: la Regione non riesce a fare il bilancio, è in esercizio provvisorio e dovrà tagliare 1,5 miliardi di euro di spesa. E continua: Ci vuole un piano di risanamento, oltre alle riforme che in Italia si stanno già facendo, mentre in Sicilia no perché manca una maggioranza politica che sostenga il governo. Il Pd è preso da dispute interne, il Terzo polo deve ancora nascere in maniera trasparente e lineare così come avviene a Roma“.
Insomma l’Udc ancora a mani sciolte, ad occhio e crece, potrebbe condividere la candidatura cara al Pdl, quella del rettore dell’università di Palermo, Roberto La Galla, solo se su questo nome convergerranno maggiori consensi oppure potrebbe spiazzare tutti e puntare su un nome inatteso come quello di Fabrizio Ferrandelli, all’insegna di alleanze che superano gli schieramenti tradizionali o quelli, come il Terzo Polo, mai consolidati, come vi ha raccontato Linksicilia in questo articolo.