«Non importa la provenienza geografica di un autore perché sono i disegni che parlano per te e dicono chi sei». Esplorando il variegato mondo dell’Arte Sequenziale a Palermo, incontriamo Roberto Rob Di Salvo, disegnatore di livello internazionale classe 1983. Un autore approdato alle corti di Marvel e Disney, che ha iniziato il proprio percorso nel 2004 realizzando le tavole di Avalonia, scritto dallo sceneggiatore e pubblicitario palermitano Manlio Mattaliano, un prodotto realizzato in collaborazione con Gianluca Gugliotta, altro disegnatore locale di respiro internazionale. Un team di palermitani divenuti blasonati professionisti (cui si aggiunge il letterista locale Maurizio Clausi), tutti a lavoro su un prodotto edito dalla casa editrice torinese Cronache di Topolinia. Rob è un personaggio votato al disegno e al fumetto, cui piace ricordare come già da piccolo fosse attratto dal mondo dell’immagine e alle medie barattasse i propri disegni per giocattoli. Si tratta di un autore uscito, come molti altri, dal corso della Scuola del Fumetto promosso dalla Grafimated Cartoon, arrivato a lavorare sulla miniserie X-Campus per la Panini come su Creepypast per la Bonelli. Tra i cui lavori passati spiccano gli Storybook, disegnati per Disney USA, di grandi film animati quali Zootropolis e Big Hero 6.
Apriamo la nostra chiacchierata con Rob parlando proprio di questa particolare attività come disegnatore degli Storybook, «lavorare sui libri ufficiali è parecchio vincolante, mi lega al non poter postare il mio lavoro sui social, soprattutto perché il materiale di riferimento, prima che esca il film, non solo è segreto, ma anche soggetto a continui cambiamenti. Questo mi obbliga a essere flessibile e pronto a cambiare in corso di lavorazione seguendo le modifiche degli autori che lavorano sul film, i quali mi forniscono gli stessi Character design studiati per la pellicola di animazione e le relative modifiche apportate in corso d’opera» afferma parlando delle gioie e quanto delle difficoltà in un lavoro che richiede prontezza e fluidità nell’approccio al disegno. Tornando sulla sua carriera, ci racconta che «a Mantova incontrai C.B. Cebulski che mi mise sotto osservazione per un anno prima di iniziare davvero ed è chiaro internet abbia facilitato le cose, negli anni la rete ha ampliato questo mondo e se prima dovevi fare la valigia e partire, adesso è molto più facile ottenere e mantenere i contatti con gli editori anche dall’altra parte del mondo».
Inoltre questo è sempre stato un lavoro molto meritocratico e oggi i social permettono agli editori di scoprire artisti in tutto il globo rendendolo in qualche modo più piccolo
«Non importa la provenienza perché sono le tavole che parlano per te. In questo mondo raramente ti viene chiesto un curriculum perché il tuo portfolio dice già gran parte di ciò che serve agli editori per valutare le tue capacità», racconta Roberto chiarendo come quello dell’arte sequenziale sia un mondo distaccato dai consueti canali d’impiego, in cui impegno e capacità dell’individuo risultano essere il migliore biglietto da visita. Attualmente Rob è impegnato con la Marvel sulle tavole della collana Marvel Rising, testata a fumetti tratta dal fortunato cartone animato che vede protagonisti alcuni giovani eroi della Casa delle Idee.
Su questo argomento proseguiamo la nostra chiacchierata, «il costume di un personaggio deve essere quello prestabilito, ma posso interpretarne la resa anatomica secondo il mio stile, l’importante è che il personaggio resti sempre riconoscibile, anche perché oggi il fumetto si è aperto a tanti stili diversi ed è più vario di prima. Oggi entrare in fumetteria confonde il lettore, questo vuol dire che il mercato è florido ed oggi si può arrivare a lavorare partendo dalle scuole, che aiutano e permettono di saltare qualche tappa incontrando altri professionisti, ma a volte, quando il disegno viene trattato in maniera seria, si può raggiungere un livello professionale perfino partendo dai propri blog. Questo vale sia per chi voglia fare il fumettista che per chi voglia cimentarsi come illustratore, professionalità solo apparentemente interscambiabili, in realtà diverse su molti fronti perché dove il primo lega l’immagine alla regia della tavola, il secondo risulta essere più vicino ad un artista puro o a un fotografo, che può costruire il disegno non dovendo seguire una sceneggiatura».
Passando a parlare del mercato, Rob ci spiega il proprio punto di vista su come oggi parlare semplicemente di “fumetto”, riferendosi a questo mondo, sia riduttivo: «In passato il fumetto ha dato al cinema e ora il cinema sta dando al fumetto e i media si interlacciano sempre di più contribuendo a creare nuovi sbocchi lavorativi espandendo il mercato” ci dice riferendosi anche al recente spot pubblicitario realizzato con i ragazzi palermitani di Assault Studio per la casa automobilistica Volksvagen. Proprio in questa ottica di evoluzione del lavoro, anche lui è tra gli autori palermitani che vorrebbero dare vita a uno studio, un punto di aggregazione dove stare a contatto gli uni con gli altri aprendo gli orizzonti attraverso lo scambio di idee e proposte soprattutto perché «disegnare a casa non crea un vero distacco tra passione e lavoro, avere uno spazio di lavoro deputato aiuta a razionalizzarlo ed equilibrare i ritmi produttivi» afferma rivelandosi di riuscire a disegnare, in ambito Bonelli o Disney, circa una tavola al giorno.
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