«In una Palermo Capitale della Cultura, ma anche dei diritti, del mare e dello sport, che il 2018 sia meglio del 2017 e peggio del 2019 – ha augurato il sindaco Leoluca Orlando, stamattina, a Palazzo delle Aquile, durante la presentazione ufficiale del programma di Panormus Music Circus, il Capodanno palermitano 2018 – e che le nostre storie siano le nostre stelle». Come in un circo, il Capodanno palermitano 2018 vedrà alternarsi sul palco di Piazza Castelnuovo, artisti di strada, performer, musicisti, comici; stelle palermitane sapientemente mixate dalla regista Alessandra Salerno, all’interno di un’organizzazione targata Agave Spettacoli.
Tra gli artisti più attesi, Edoardo Bennato, famosissimo rocker italiano classe 1949, con 40 anni di carriera alle spalle. «Non li senti trattenere il respiro quando sei lì in alto, e cammini sul filo qui nel grande circo tu ormai sei il re» scrive e canta di sé in Cantautore. Eclettico, poliedrico, in grado di alternare i ritmi folk, pop e blues, Bennato incarna in maniera perfetta lo spirito del Panormus Music Circus.
Condotta da Sergio Friscia e Federica Minia, la serata si aprirà alle 20,30 con l’esibizione di Geronimo e i Fiori del Bene e dei Blue Kashmir, rispettivamente i primi e secondi classificati del Palermo Band Festival.
A seguire i Booku Ndal, gruppo rap di Ballarò e Frequenze Retrò, quartetto palermitano che affonda le radici nel Jazz Manouche, ricco di contaminazioni gitane. Ad allietare la serata, le ballerine Sara Scibetta e Gioria Lorito, con danze contemporanee ad influenze swing, tip tap e charleston. «Ho voluto tradurre in uno show la vera essenza della città – racconta in teleconferenza da New York, Alessandra Salerno, la regista dello spettacolo – far vedere la Palermo frizzante, in fermento».
A fare da cornice all’intero spettacolo, la grande Sicilia e A-mori le scenografie dal chiaro sapore circense, folk e gipsy realizzate dall’artista palermitano di fama mondiale Domenico Pellegrino. Nel corso della serata saliranno sul palco gli Heron Temple, band palermitana composta da Valerio Panzavecchia e Vincent Hank, reduci da XFactor. «Suonare nel cuore della nostra città sarà veramente bello – racconta Valerio, emozionato – Non vediamo l’ora che sia domani». Tra gli artisti, l’attore e cantastorie Salvo Piparo, con il suo Scordabolario, racconterà gli usi e costumi dei palermitani, affiancato dal percussionista e chitarrista Francesco Cusumano. Sul palco, e tra il pubblico, Stefano Piazza il comico palermitano di Piazza Grande. «Ma voi ve lo immaginate un capodanno in piazza senza Piazza?» afferma divertito.
Doudou Diouf, insieme al gruppo etnico africano, porterà sul palco la vitalità e i ritmi della sua Africa, a seguire, i Tamuna. «L’arte della nostra terra è bellissima – racconta Giovanni Parrinello, percussionista del gruppo – Chi conserva l’identità dovunque si trova nel mondo è una persona importante». Il gruppo Folk siciliano vincitore del premio De Andrè si esibirà insieme agli attori del teatro Ditirammu.
Durante lo show verranno lanciati sul pubblico dei play balloons di grandi dimensioni che coinvolgeranno il pubblico ancor di più, proiettandolo in un’atmosfera fiabesca. «Abbiamo voluto dare una precisa connotazione a questo Capodanno, coinvolgendo solo comici e musicisti rigorosamente locali – racconta Andrea Randazzo, responsabile della Agave Spettacoli – Sarà uno spettacolo interattivo, un evento tridimensionale in grado di coinvolgere il pubblico a 360°. Il filo conduttore delle esibizioni sarà quello del circo. Non a caso abbiamo puntato su Bennato, artista di strada che viene fuori proprio da questo contesto».
I palermitani accoglieranno il nuovo anno tra le note di Viva la mamma, L’isola che non c’è, Il gatto e la volpe e altre celebri canzoni, in compagnia di un cantautore che ha segnato la storia della musica italiana coinvolgendo un pubblico di tutte le età. La nottata proseguirà con il dj set live a cura di Radio Action 101 che trasmetterà in diretta streaming e radiofonica l’intera serata con i due speaker di punta, Beppe Palmigiano e Chiara Dalia.
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