In queste giornate prenatalizie, in mezzo a preparativi circa cannoli tacchini luci intermittenti regalini sotto lalbero e retoriche da bar, una sottile angoscia, come uno scheletro nellarmadio, ci perseguita e sinsinua nei meandri dei nostri già stressati circuiti neuronali: la crisi, parola che sortisce effetti tra i più svariati ma forse non quello, necessario, di cambiare lo sguardo con cui osserviamo le cose, gli oggetti che ci circondano, e il loro valore, laddove veramente ne hanno uno. Eppure non sono pochi!