Tra gli anni Settanta e Ottanta in tutta Italia è stata forte la richiesta da parte delle femministe di spazi di aggregazione e assistenza. Una vertenza che alle falde dell'Etna si è conclusa senza alcun risultato. «Dare un luogo avrebbe significato dare valore al movimento e non delegare più ad alcun gruppo politico la rappresentanza», spiega Antonia Cosentino, autrice di un libro sul tema che contiene materiale inedito su un lungo periodo di impegno sociale