L'idea, messa a punto da professionisti del meet-up di Caltanissetta e deputati, e già presentata allo staff del ministro Delrio e del commissario Guardabassi, prevede un'investimento di un milione e mezzo di euro, con la realizzazione di un bypass sulla sponda sinistra del fiume Imera. «E' una soluzione temporanea che non interferisce con la realizzazione dell'infrastruttura principale»
Crollo viadotto lungo A19, M5s bissa «Progetto per bretella, pronta in un mese»
Il Movimento Cinque Stelle rilancia. Per riavvicinare la Sicilia occidentale e quella orientale, dopo l’annuncio della strada-scorciatoia di Caltavuturo, finanziata con 300mila euro, i soldi a cui il gruppo parlamentare rinuncia mensilmente, adesso pensa alla bretella. Una alternativa, però, rispetto a quella attualmente in discussione. Il progetto, redatto da alcuni professionisti del meetup di Caltanissetta in collaborazione con i deputati pentastellati nazionali, potrebbe vedere la luce in un mese al massimo, assicurano. E costerebbe circa un milione e mezzo di euro.
Il by-pass verrebbe realizzato sulla sponda sinistra del fiume Imera, meno interessata dai movimenti franosi che hanno provocato il dissesto dell’A19. Per il progetto sarebbe utilizzata la vecchia strada di servizio “Lodigiani”. Un ponte “Bailey”, utilizzato dai militari in caso di emergenza, a doppia campata, su cui potrebbero transitare anche i mezzi pesanti, collegherebbe la bretella all’autostrada.
«Il progetto ha già ottenuto l’apprezzamento dello staff tecnico del ministro Delrio e del commissario Guardabassi, che hanno assicurato che lo prenderanno in seria considerazione» hanno spiegato i parlamentari pentastellati durante una conferenza stampa convocata a Palazzo dei Normanni. La proposta dei grillini prevede l’intervento del Genio militare, che «ha uomini e mezzi idonei alla realizzazione del ponte e alla manutenzione della strada di servizio Lodigiani».
La proposta, regalata dai cinquestelle al Governo e all’Isola, secondo i parlamentari ha numerosi punti di forza. Innazitutto l’importo dei lavori contenuto, poi la reversibilità delle opere, che non interferirebbero con il nuovo intervento per la realizzazione dell’infrastruttura principale. Inoltre, spiegano, «le opere sfuggirebbero alle pastoie burocratiche». Perché a realizzarle sarebbe direttamente lo Stato attraverso il Reggimento Genio guastatori.
«Si tratta di un’idea progettuale per risolvere l’emergenza – ha spiegato la deputata nazione Claudia Mannino della commissione Ambiente -. Recuperiamo una strada provinciale che già esiste, attraverso una proposta che non si basa sul nulla, ma su studi e dati concreti. Su questo progetto non molleremo, perché crediamo che sia fattibile e nel caso in cui venisse rigettato dovranno dirci i motivi». «Il Genio militare – ha spiegato uno degli architetti che ha redatto il progetto, Roberto Gambino – è in condizione di farlo, ha montato in 48 ore uno ponte Bailey, costato 40mila euro, sul fiume Oreto. L’autostrada Palermo-Catania è in uno stato di degrado generale e la nostra idea progettuale permette di superare l’emergenza senza interferire con gli altri lavori previsti dal Governo. Finita l’emergenza e realizzate le infrastrutture il ponte sarà smontato e tolto, senza nessun danno».
Tra i vantaggi della bretella alternativa presenta dai pentastellati ci sono i tempi rapidi. «Secondo noi qualsiasi bypass proposto si deve spostare sul versante Scillato e non Caltavuturo – ha spiegato l’architetto Santino Lo Porto -, perché i sopralluoghi fatti e le carte idrogeologiche che noi abbiamo studiato dimostrano che la parte di Scillato è la meno rischiosa su cui intervenire».
«Quella che presentiamo oggi – ha spiegato la deputata nazionale Azzurra Cancelleri – è una risposta all’inerzia del Governo, che non si rende conto dei disagi affrontati dai cittadini e degli enormi danni all’economia. In un momento in cui il sistema delle grandi opere e delle gestioni straordinarie, dei commissari e dell’emergenze ha dimostrato tutta la sua fragilità e un alto tasso di corruzione, noi abbiamo presentato un’idea che vuole rompere con questo sistema. Un progetto utile per l’Isola e una valida base su cui confrontarsi». Secondo uno studio del Politecnico di Milano, infatti, a seguito del crollo lungo l’A19 i danni per soli automobilisti sono di 18 milioni di euro l’anno, 50mila euro al giorno.