Crocetta: “Perché Zichichi ai Beni culturali”

di Marina Pupella 

Per rispondere alle numerose domande dei nostri lettori, che si chiedono giustamente: “Ma che c’azzecca il fisico Antonino Zichichi ai Beni culturali, meglio starebbe all’assessorato all’Energia”, Link Sicilia ha girato la domanda al diretto interessato, il presidente della Regione, Rosario Crocetta.

Senza indugi il neo governatore ha spiegato il singolare paradosso: “Abbiamo pensato di affidargli la delega dei Beni culturali perché la nostra idea è che la cultura debba essere proiettata verso il futuro e non relegata solo al passato: pensiamo ai beni immateriali, alle nuove tecnologie”. (foto a destra tratta da tafter.it)

“La Cultura e non l’Energia – ha detto Crocetta in conferenza stampa – perché l’assessorato all’Energia comprende anche le acque e i rifiuti, da sempre al centro di grandi interessi (soprattutto mafiosi, ndr). Insomma, da quelle parti ci sta meglio un pubblico ministero”.

“Naturalmente – ha aggiunto il presidente della Regione – dato che le decisioni in giunta verranno prese collegialmente, Zichichi potrà dare il suo autorevole contributo anche su questi temi”.

Certo è che il fisico nucleare, fondatore del centro ‘Ettore Majorana’ di Erice, al quale, fra le tante onorificenze, è stato pure dedicato il nome di un asteroide, 3951 Zichichi, sarebbe stata la persona giusta al posto giusto.

Già, perché sono tante le magagne che il collega di Zichichi, il magistrato Nicolò Marino, dovrà risolvere: a cominciare dal Piano rifiuti – sbloccato, dopo anni di stallo solo di recente dal Ministero dell’Ambiente e dalla Protezione civile nazionale – e che lo stesso Crocetta vuole rivedere come ha già annunciato. Per non parlare del Piano energetico regionale che non decolla ancora ed è sottoposto a continue revisioni. Infine, ma non per questo meno importante, la questione depuratori. (a destra, il neo assessore regionale ai Beni culturali, Antonino Zichichi, foto tratta da fanpage.it)

Il mare siciliano continua ad essere minacciato dai troppi scarichi fognari non depurati, nonostante siano trascorsi ben 36 anni dall’approvazione della prima legge sul trattamento delle acque reflue. Alla mancanza cronica di impianti di depurazione, che collocano la Sicilia agli ultimi posti insieme a Lombardia e Lazio (fonte ultime rilevazioni Goletta verde su dati Istat), si aggiunge anche il carico inquinante dei reflui che non sono adeguatamente trattati dagli impianti in attività. Un danno non solo ambientale, ma anche economico, visto che siamo dei sorvegliati speciali da parte della Commissione europea che minaccia pesanti sanzioni. Questo è solo l’antipasto di una tavola abbondantemente imbandita e dove siederà l’ex pm. Ma siamo certi che Zichichi potrà porgergli le portate. (a sinistra, il nuovo assessore regionale all’Energia, Nicolò marino, foto tratta da guidasicilia.it)

 


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