Nel corso delle manifestazioni organizzate nella cittadina del palermitano per ricordare Peppino Impastato, il presidente della Regione è stato duramente contestato. «A fischiarlo i militanti No Muos, i membri del Forum sociale antimafia e anche dei ragazzi di una scuola di Palermo. E' riuscito a parlare solo grazie all'intervento di Giovanni Impastato», riferisce Elio Teresi dell'associazione Radio Aut. Crocetta ha annunciato che il casolare dove 36 anni fa venne ucciso il giornalista e attivista antimafia diventerà «luogo di interesse culturale». Tra gli eventi da segnalare, anche «l'accesso vietato al centro del paese a tre pullman provenienti da Niscemi»
Crocetta contestato nel giorno di Impastato A Cinisi, il casolare dell’omicidio sarà museo
«Stamattina, quando Rosario Crocetta è arrivato a Cinisi è stato contestato pesantemente dai militanti No Muos. Ma anche da un gruppo di studenti di una scuola Palermo e dai militanti del Forum sociale antimafia. Lui ha risposto pesantemente con epiteti coloriti, come è solito fare». Elio Teresi, dell’associazione Radio Aut di Palermo, racconta così l’arrivo nella città di Peppino Impastato del presidente della Regione Sicilia. Nel giorno in cui ricorrono 36 anni dalla morte del giornalista e attivista antimafia, il governatore avrebbe preso la parola solo grazie all’intervento di Giovanni Impastato, fratello di Peppino. «Giovanni ha detto “io sono No Muos, ma il presidente ha da dare una notizia importante”», riferisce Teresi.
Crocetta, intorno alle 10.45, ha quindi annunciato che il casolare nel quale è avvenuto l’omicidio diventerà «luogo di interesse culturale». Rispondendo alle critiche sui lavori per la costruzione delle antenne del mega impianto di comunicazione dell’esercito Usa a Niscemi, Crocetta ha dichiarato che la vicenda è ormai «di interesse nazionale». «Noi pensiamo che o stai con i No Muos o stai contro, senza vie di mezzo – afferma Teresi – Crocetta era comunque visibilmente innervosito, è andato via arrabbiato».
Numerosi autobus da tutta la Sicilia si sono riversati in occasione dell’anniversario nella cittadina del palermitano. «Tutti tranne tre pullman di studenti provenienti da Niscemi – continua Elio Teresi – I loro sono gli unici che non sono stati fatti transitare per il corso principale di Cinisi. Di fatto sono rimasti fuori dal centro abitato, arrivando in ritardo alle manifestazioni», conclude.
[Foto di Ccrrii]