Crisi Ucraina: i Paesi Baltici preparano resistenza a Putin

CON NOTIZIE SU NUOVE TENSIONI AI CONFINI D’EUROPA TRA RUSSIA E OCCIDENTE, E’ OSPITE DELLA NOSTRA PAGINA COSMOPOLIS L’AUTORE DEL LIBRO “LA DEMOCRAZIA ARANCIONE. STORIA POLITICA DELL’UCRAINA DALL’INDIPENDENZA ALLE PRESIDENZIALI DEL 2010”, CORRISPONDENTE DA KIEV NEGLI ANNI DEL PROCESSO-TYMOSCHENKO

 

di Matteo Cazzulani

Il Ministro degli Interni lettone e quello lituano, con l’appoggio del loro collega estone, varano una Commissione deputata alla garanzia della sicurezza nazionale interna dei tre Paesi del Baltico. Le provocazioni del Presidente russo sono alla base del documento.

Una misura per garantire la sicurezza nazionale, prima che le provocazioni del Presidente russo, Vladimir Putin, destabilizzino il “ventre molle” dell’Unione Europea. Nella giornata di martedì, 16 Settembre, Lettonia, Lituania ed Estonia hanno varato un accordo per la creazione di una Commissione per la Sicurezza Interna dei tre Paesi del Baltico.

Come riportato dal portale Delfi (link: http://rus.delfi.lv/news/daily/latvia/strany-baltii-skoordiniruyut-dejstviya-pri-vneshnih-ugrozah.d?id=44981166), l’accordo è stato già siglato dal Ministro degli Interni lettone, Rihards Kozlovskis, e dal suo collega lituano, Alfonsas Barakausas, in attesa che anche il titolare degli Interni estone, Hanno Pevkur, apporti la propria firma, dopo avere tuttavia dichiarato il suo sostegno all’iniziativa.

Rihards Kozlovskis, Ministro dell’interno della Lettonia

Nello specifico, la Commissione sarà composta da esperti e veterani in materia di sicurezza chiamati a sorvegliare la situazione interna ai tre Paesi Baltici e ad adottare misure di reazione immediata in caso di minacce e provocazioni provenienti dall’estero.

L’accordo tra i tre Paesi del Baltico è motivato dalla crescente insicurezza legata alle recenti provocazioni di carattere politico-militare che la Russia sta attuando in Lettonia, Lituania ed Estonia.

Dopo avere sostenuto apertamente le manifestazioni della minoranza russofona in territorio lettone, Mosca ha preteso l’estradizione di alcuni “disertori” lituani che hanno rifiutato di servire nell’Armata Rossa dopo il crollo dell’URSS.

Per quanto riguarda l’Estonia, le forze speciali russe hanno rapito in territorio estone l’agente dei Servizi Segreti Eston Rahvan, subito deportato in Russia, processato e condannato al carcere per presunte azioni di spionaggio nei confronti di Mosca.

Ad accrescere il timore dei Paesi Baltici è anche la rivelazione di alcuni dossier di molti esperti, come l’inglese Edward Lucas, che hanno riportato come, dopo l’aggressione militare all’Ucraina, il vero obiettivo di Putin sia quello di attaccare l’Europa.

Pur essendo membri della NATO, e parte dell’UE, Lettonia, Lituania ed Estonia sono tuttavia territori privi di barriere naturali, e, soprattutto, Stati notevolmente dipendenti dalla Russia sul piano economico ed energetico.

Matteo Cazzulani

La Russia rompe la tregua in Crimea, con i miliziani pro-russi nel Donbass

A conferma dell’aggressività di Putin è l’intenzione di rafforzare la presenza dell’esercito russo in Crimea: regione ucraina che la Russia ha annesso militarmente lo scorso Marzo, in piena violazione degli accordi internazionali.

Come dichiarato dal Ministro della Difesa russo, Sergey Shoygu, la Russia è pronta a dislocare reparti dell’esercito aggiuntivi in Crimea.

Pronta è stata la risposta della NATO che, come riportato dall’autorevole Reuters (http://af.reuters.com/article/commoditiesNews/idAFL6N0RH51S20140916), ha ritenuto le intenzioni della Russia destabilizzanti della regione e ulteriore prova delle reali intenzioni aggressive di Mosca.

Sul medesimo livello è la notizia della violazione della tregua con l’Ucraina nel Donbass da parte dei miliziani pro-russi, supportati politicamente e logisticamente dalla Russia.

Come riportato da numerose fonti internazionali (ad esempio la polacca Wiadomosci Gazeta (http://wiadomosci.gazeta.pl/wiadomosci/1,114881,16661290,_Bandycki_ostrzal___Prorosyjscy_separatysci_lamia.html), i miliziani pro-russi hanno attaccato l’aeroporto di Donetsk e i quartieri circostanti, nonostante il Governo ucraino abbia concesso la tregua, l’amnistia per i colpevoli di reati e lo Statuto Speciale al Donbas e alla Oblast di Luhansk.

 

Matteo Cazzulani è Analista Politico dell’Europa Centro-Orientale, questo articolo è stato pubblicato nel suo il suo blog “matteocazzulani.wordpress.com” all’indirizzo: http://matteocazzulani.wordpress.com/2014/09/18/ucraina-lettonia-lituania-ed-estonia-preparano-la-resistenza-a-putin/

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]