Crisi idrica, Accorinti: «Acqua, in mattinata» Ma Amam smentisce. Gdf contro gli sciacalli

Botta e risposta a distanza a Messina tra Accorinti e Amam. Mentre il sindaco stamattina assicurava un’imminente ripresa del servizio, la società ha smentito il primo cittadino rinviando a domani. 
«Dalle ore 9 di stamattina cominceranno le operazioni di immissione dell’acqua nella condotta di Calatabiano. In tarda mattina dovrebbe arrivare la prima acqua nelle case dei messinesi. Vanno avanti anche i lavori per il bypass Alcantara che ci servirà anche per il futuro». Questo l’annuncio che intorno alle 8 Renato Accorinti, sollevato ieri dal prefetto dalla guida dell’unità di crisi, ha diffuso sulla propria pagina Facebook, bypassando – termine in voga in questi ultimi giorni – la stampa. Poco dopo, invece, la replica dell’Amam: «Stamattina è stato avviato un test, immettendo acqua in una sola pompa da 300 litri al secondo, che è quella che alimenta il serbatoio di Montesanto. Se tutto va bene – chiarisce la società – l’acqua ritornerà domattina».

Dubbi sull’operato dell’amministrazione comunale, nella gestione della situazione, erano emersi già ieri sera dalla prefettura, con la decisione del prefetto Stefano Trotta di assumere in prima persona la guida dell’unità di crisi istituita nella mattinata poiché non era stato dato ancora seguito alle misure concordate.

Le colpe imputate al primo cittadino sono di avere attivato solo tre punti di distribuzione dell’acqua, con l’impiego di poche autobotti, e di non avere accolto l’intervento della nave della Marnavi di Napoli, reso disponibile dall’Autorità portuale. Fermo restando che nei punti di stoccaggio manca anche il personale che regolamenti l’approvvigionamento, Trotta ha segnalato i disagi dell’ospedale Papardo. A questi si uniscono quelli di diverse cliniche private della città che, al momento, hanno difficoltà nel garantire la normale attività, compresi gli interventi chirurgici.

Adesso, la gestione dell’emergenza gode del pieno appoggio del ministero dell’Interno. Inoltre, grazie all’intercessione del parlamentare regionale del Ncd, Nino Germanà, con il sottosegretario alla Difesa – sempre un Alfano, Gioacchino – è in arrivo una nave da 8mila litri per svolgere continue operazioni di carico e scarico. Al contingente si unirà l’imbarcazione da 5mila tonnellate della Marnavi, attivata direttamente da palazzo del Governo, e quella da 5mila metri cubi messa a disposizione dalla Protezione civile regionale. Quest’ultima incrementerà la dotazione dell’autoparco comunale con autobotti offerte dai Comuni di Librizzi, Sant’Agata di Militello, San Filippo del Mela e Torregrotta, Mascali, San Pietro Clarenza, Santa Venerina Caltagirone, Scordia e Fiumefreddo.

Il Comune sembra aver comunque intensificato la propria azione. Ieri sera, sempre il sindaco ha annunciato per oggi l’istituzione di altri punti di distribuzione – che verranno indicati per mezzo dell’alert system (il sistema di sms per gli allerta meteo) – accanto a quelli dell’autoparco di via Bonino e dell’ex Gasometro di Viale della libertà. I cittadini potranno rivolgersi alla sede dell’Amam e rifornirsi di acqua potabile dalle fontane ancora attive, mentre nella caserma dei vigili del fuoco verrà distribuita quella non potabile. Esercito, pompieri e guardia forestale hanno reso disponibili autobotti con acqua non potabile.

La Guardia di finanza, sempre d’accordo con la prefettura, si è messa in moto contro gli sciacalli. Lo scopo è di accertare ed eventualmente reprimere gli aumenti del prezzo sia al dettaglio che all’ingrosso dell’acqua minerale negli esercizi commerciali, anche della grande distribuzione, e nei i vari punti vendita della città. I controlli riguardano anche le imprese di trasporto acqua, per verificare il possesso delle previste autorizzazioni sanitarie e amministrative, col preciso fine di prevenire eventuali rischi alla salute pubblica connessi a carenze igienico-sanitarie.


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