Crisi agrumicola, Lombardo (Mpa): “Situazione drammatica, Governo regionale assente”

MOZIONE ALL’ARS DEL PARLAMENTARE REGIONALE, TOTI LOMBARDO, CON LA QUALE CHIEDE ALL’ESECUTIVO CROCETTA DI INTERVENIRE IMMEDIATAMENTE PER SALVARE UN SETTORE STRATEGICO PER LA NOSTRA ECONOMIA

Potrebbe essere il fiore all’occhiello dell’economia siciliana. E, invece, a causa di politiche europee contorte e di una una politica regionale ‘distratta’, è ridotta allo stremo. Parliamo dell’agricoltura siciliana, in particolare del comparto agrumicolo.  Negli ultimi anni, i produttori hanno subito un colpo dopo l’altro: dalla concorrenza sleale, alla contraffazione, alle speculazione sulla filiera, fino al deprezzamento del prodotto e alle lacune strutturali delle stesse aziende agricole che necessiterebbero  di una seria  politica economica di rilancio.

Un grido d’allarme che le associazioni dei produttori hanno lanciato più volte, invano.  Sulla drammatica situazione del comparto agrumicolo, interviene, Toti Lombardo, deputato regionale del Mpa, che,  in una sua mozione presentata all’ARS,  chiede al Governo regionale di “assumere con urgenza dei provvedimenti straordinari” per “salvare questo settore che non solo è strategico dal punto di vista economico
immediato, ma rappresenta anche uno dei settori economici con maggiore radicamento nel territorio, nella cultura e nella storia della Sicilia.”

Lombardo sottolinea come “la crisi del settore agrumicolo ha raggiunto un livello di gravità estrema che non ha precedenti nella storia siciliana, per la concomitanza di diversi fattori negativi, primo fra tutti il crollo del prezzo pagato ai produttori che agiscono ormai spesso in perdita, rispetto agli accresciuti costi di produzione. A questo si aggiunge ormai da due anni il problema della pezzatura medio-piccola delle arance che, ancorché non influente sulla qualità finale, agisce da deterrente del mercato.

Di fronte a questo disastro di un settore che occupa decine di migliaia di operatori con una movimentazione di oltre 800 milioni di euro, il Governo regionale e l’assessorato guidato da Dario Cartabellotta brillano per l’assoluta assenza e l’incredibile silenzio, senza prospettare soluzioni né tanto meno mostrare alcun interesse.”

Lombardo, nel chiedere  al Presidente dell’ARS, Giovanni Ardizzone, che la mozione sia trattata con estrema urgenza, ricorda
come il prezzo pagato ai produttori oscilli ormai fra gli 0,05 e 0,10 Euro al kg in base alla diversa tipologia e qualità delle arance, “una somma ridicola e certamente lontana da quella minima per garantire non solo un guadagno ma persino la copertura delle spese di produzione.”

Ma quali sono le proposte per fronteggiare l’emergenza e per  il rilancio del settore?

“Fra le azioni immediate – afferma il parlamentare – certamente va prevista quella di un ritiro straordinario del prodotto di piccola pezzatura per una distribuzione a fini benefici e solidali, tale da dare immediato respiro al settore, evitando il fallimento di migliaia di piccole e medie aziende e permettere subito dopo di programmare un’azione di rilancio, che punti fra l’altro alla certificazione di qualità, al riconoscimento e alla marchiatura protetta, alla centralizzazione dell’offerta, per permettere fra l’altro un migliore accesso al mercato dell’industria alimentare in vista del previsto innalzamento della percentuale minima di frutta (dal 12 al 20%) nei succhi.”

Da Lombardo infine un appello bi-partisan alle forze politiche: “Spero che tutta la deputazione catanese e più in generale tutti quei parlamentari sensibili alle esigenze del settore agrumicolo, si uniscano in un’azione corale per dare una risposta urgentissima a questo settore, prima che sia troppo tardi. Anche per questo faccio appello al Presidente Ardizzone affinché la discussione della mozione avvenga nei tempi più brevi possibili.”


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